‘Citeremo il ministero della Difesa e quello dell’Interno come responsabili civili. Quando i carabinieri hanno commesso i reati contestati indossavano la divisa e, quindi, svolgevano la funzione di pubblici ufficiali’. E’ quanto annuncia l’avvocato Luca Petrucci, legale dell’ex presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, al termine dell’udienza preliminare del procedimento che vede imputati quattro carabinieri ‘infedeli’ accusati di un presunto ricatto ai danni dell’ex governatore avvenuto nel luglio del 2009. Con loro imputati anche un trans che era in compagnia di Marrazzo e altre tre persone (ritenute pusher dagli inquirenti).
L’udienza è stata rinviata al 23 gennaio prossimo per un difetto di notifica a due imputati. Un legale dell’Avvocatura di Stato ha annunciato la richiesta di costituzione di parte civile del ministero della difesa.
I reati per cui i pubblici ministeri hanno firmato la richiesta di rinvio a giudizio vanno, a vario titolo, ed a seconda delle singole posizioni, dall’associazione per delinquere alla detenzione e spaccio di stupefacenti; dall’omessa denuncia al falso, dalla perquisizione arbitraria alla calunnia, dalla rapina alla violazione di domicilio alla violazione della privacy al favoreggiamento.
Del reato di omicidio volontario deve rispondere, secondo l’accusa dei pm di piazzale Clodio, l’ex maresciallo Nicola Testini. Al sottufficiale è attribuita la responsabilità della morte del pusher Gianguarino Cafasso.
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