“Serviva un politico discreto e di basso profilo. E nel governo di Renzi c’era molta scelta”, perche’ “l’ex sindaco di Firenze si era impegnato a costruire un fossato di irrilevanza attorno alla sua figura carismatica”. Cosi’ il quotidiano spagnolo “El Pais” introduce la figura del presidente del Consiglio incaricato e della sua relazione con il suo predecessore. Di Paolo Gentiloni, uomo “di carattere tranquillo e portato per le lingue”, la testata ricorda le buone relazioni intessute con Usa e Israele e “la relazione privilegiata con il segretario di Stato John Kerry nella ricerca di un governo di unita’ in Libia”.
Tutti i quotidiani parlano del premier incaricato sottolineandone il carattere “tranquillo”, la diplomazia e la pazienza. “Riconoscibile per i suoi occhiali spesso appoggiati in modo obliquo”, scrive “El Mundo”, l’ex ministro degli Esteri e’ “figura rispettata” ma “non gode di troppa popolarita’ tra gli italiani”, come dimostra l’11 per cento ottenuto alle elezioni per il sindaco di Roma nel 2013. “Prima di integrarsi alla politica ‘mainstream'”, il politico di “nobili origini” aveva da ragazzo “flirtato con la sinistra radicale”, scrive la testata ripercorrendone in breve la traiettoria che termina con uno stile totalmente diverso a quello di Renzi. La sua nomina, scrive “Abc” si deve “alla sua fedelta’ a Renzi, che lo ha proposto a Mattarella perche’ considerato capace di tranquillizzare l’Europa e i mercati, oltre a calmare le acque nel Partito democratico”.
Tra le buone relazioni ascrivibili a Gentiloni, il quotidiano conservatore segnala anche quella con il gruppo Mediaset di Silvio Berlusconi “dopo il suo passaggio da ministro delle Comunicazioni nel governo Prodi”. Anche per “Abc”, valgono i buoni rapporti con Kerry, col ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e la approfondita conoscenza del Medio Oriente. Convergenza tra i giornali anche per quanto attiene ai compiti che attendono il premier incaricato: armonizzare il corpo delle leggi elettorali per andare il prima possibile alle urne, gestire la pesante situazione delle banche fronteggiando la spietata battaglia che promettono le opposizioni. “Una situazione realmente diabolica”, pronostica “El Mundo”.
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