“L’ipocrisia politica della Sen. Laura Garavini non ha limiti. Attacca il governo perchè, sostiene, gli italiani all’estero “non potranno usufruire del reddito di cittadinanza” se non dopo “dieci anni di residenza in Italia, gli ultimi due dei quali continuativi”. Però si dimentica di tutto quanto di buono è stato fatto finora per gli italiani nel mondo – presto 350 nuovi impiegati in arrivo nei Consolati di tutto il mondo, solo per dirne una -, i quali non vogliono il reddito di cittadinanza, ma servizi consolari efficienti. Pretendono, guarda un po’, di rinnovare il proprio passaporto in tempi dignitosi o fare una pratica di cittadinanza senza ricorrere alle maffie che le vostre politiche hanno creato”. Lo dichiara in una nota Anna Mastrogiacomo, coordinatrice MAIE Europa.
“Durante lo scorso governo di centrosinistra, in particolare noi italiani nel mondo siamo sempre stati l’ultima ruota del carro, ci siamo sempre sentiti cittadini di serie B. Le cose hanno iniziato a cambiare soltanto con l’arrivo di questa legislatura.
E comunque se Garavini pensa che gli italiani all’estero sarebbero corsi in Italia per chiedere il reddito sbaglia; perché gli italiani nel mondo si sono creati oltre confine la propria vita, una propria dimensione: investono, lavorano, costruiscono, creano ricchezza. Vogliono che la loro vita quotidiana migliori lì dove vivono loro, in Germania, in Spagna, in America o in Africa. In Italia , chi se lo può permettere, viene a visitare i parenti e fare le vacanze”.
“Che poi – prosegue la coordinatrice MAIE – il Pd è contrario al reddito di cittadinanza. Forse che l’avrebbe votato se fosse stato messo il limite di residenza a due anni anzichè dieci? No di certo.
Garavini inoltre continua ad utilizzare la disperazione dei nostri italiani in Venezuela per proprio tornaconto politico. Ma con la misura Pd del reddito di inclusione, da lei tanto sbandierata, viene fissata la residenza a due anni: un italiano che muore di fame in Venezuela dovrebbe tornare in Italia e attendere due anni di stenti per poi potere richiedere il REI! Se nel frattempo è sopravvissuto. La verità è che quella di Garavini è pura strumentalizzazione politica“.
“A noi sinceramente le dichiarazioni di Laura Garavini fanno pena. Gli italiani nel mondo non dimenticano, hanno ancora addosso le ferite per le quasi 60 sedi diplomatico-consolari chiuse dal governo sostenuto dall’onorevole del Pd. I tagli permanenti, in sede di finanziaria, a tutti i capitoli di spesa riguardanti gli italiani nel mondo. Dunque credibilità zero. Rispediamo al mittente le sue critiche strumentali – conclude Mastrogiacomo – e continuiamo a sostenere con entusiasmo le nuove politiche per gli italiani all’estero, convinti come siamo che per noi il cambiamento sia appena cominciato”.