157 vittime accertate, compresi 8 italiani. Son tutti morti i passeggeri del Boeing 737 della Ethiopian Airlines che si e’ schiantato sei minuti dopo il decollo da Addis Abeba. Nessun superstite.
L’aereo era nuovissimo, operativo da appena quattro mesi. Uno stesso modello Boeing 737-800 MAX della Lion Air era precipitato in mare cinque mesi fa con 190 persone a bordo al largo delle coste indonesiane. La Ethiopian Airlines, di proprieta’ statale, e’ fra le maggiori compagnie aeree dell’Africa con una decina di milioni di passeggeri all’anno e 80 destinazioni internazionali servite. Il suo ultimo incidente di rilievo risaliva al gennaio 2010 quando un aereo era precipitato nel Mediterraneo poco dopo il decollo da Beirut, uccidendo le 90 persone a bordo.
A confermare la presenza a bordo dei nostri connazionali è stato un portavoce della compagnia aerea, che in conferenza stampa ha indicato anche che a bordo c’erano 32 kenyoti, 18 canadesi, 9 etiopi, 8 cinesi, 8 statunitensi, 7 francesi, 7 britannici, 6 egiziani, 5 olandesi, 4 persone con passaporti dell’Onu, 4 indiani, poi persone provenienti anche da Slovacchia, Austria, Svizzera, Russia, Marocco, Spagna, Israele, Belgio, Indonesia, Uganda, Yemen, Sudan, Serbia, Togo, Mozambico, Rwanda, Somalia, Norvegia, Irlanda.
L’incidente e’ avvenuto questa mattina alle 8,44 locali: l’aereo era decollato alle 8,38 dall’aeroporto di Bole diretto a Nairobi, in Kenya, ed e’ precipitato 62 chilometri a sud-ovest dalla capitale etiopica, vicino alla citta’ di Bishoftu. Ancora nessuna indicazione sulla causa dello schianto, ma dopo il decollo il velivolo aveva “una velocita’ verticale instabile”, ha riferito il sito Flightradar24. Si tratta della velocita’ ascensionale dell’aereo che indica quanta quota si guadagna fase di cabrata.
Il premier etiopico, Abiy Ahmed, ha inviato “le piu’ profonde condoglianze a quanti hanno perso i propri cari” sul volo ET 302.
Tra le vittime italiane, tre persone, due uomini e una donna, erano appartenenti a una onlus di Bergamo che opera nell’area.
L’Italia potra’ chiedere di partecipare all’inchiesta sull’incidente, secondo quanto prevede il regolamento dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (Icao): possono partecipare alle indagini su un incidente aereo gli esperti di Stati cui appartengono cittadini coinvolti nell’incidente.