E’ una lotta contro il tempo, quella del Vigili del Fuoco, dove per tempo si intendono sia le condizioni meteo che lo scorrere delle ore. Da giovedì mattina almeno 50 persone sono al lavoro per recuperare le persone rimaste intrappolate nell’hotel Rigopiano, sul Gran Sasso, letteralmente travolto da una slavina causata dal terremoto. Poco dopo le 11.00 del 20 gennaio, sono state individuate sei persone ancora vive sotto le macerie, poi altre 4, ma c’è speranza anche per diverse altre persone.
I Vigili del Fuoco sono riusciti ad estrarre, tra gli altri, anche tre bambini. Intanto il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato l’estensione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza adottata con la delibera del 25 agosto 2016 e autorizzato un ulteriore, primo stanziamento, di 30 milioni di euro destinato a far fronte esclusivamente ai primi urgenti interventi di soccorso legati alla fase di emergenza.
Lo stanziamento andrà a valere sulle disponibilità del Fondo per le Emergenze Nazionali”: Il Consiglio dei ministri ha inoltre analizzato le gravi conseguenze che gli stessi eventi sismici e meteorologici stanno determinando nel settore agricolo e in quello zootecnico, a sostegno dei quali verranno disposti con la massima urgenza appositi interventi”.
Contestazione dei parenti dei dispersi di Rigopiano durante la conferenza stampa per fare il punto sulla situazione medica dei superstiti ricoverati a Pescara. I familiari hanno urlato pretendendo informazioni sui loro congiunti. “Sono sotto otto metri di neve e sono 50 ore che aspettiamo. Vergogna”. Il personale sanitario ha cercato di tranquillizzarli, spiegando che gli operatori conoscono solo i nomi delle persone gia’ arrivate in ospedale.
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