“E’ necessario formare i giovani alla responsabilità, alla saggezza, al coraggio e naturalmente alla giustizia. In particolare dovrà coltivarsi nei giovani la virtù della prudenza” (Vittorio Bachelet)
“Non è solo per quello che facciamo che siamo ritenuti responsabili, ma anche per quello che non facciamo” (Molière)
“Si è sempre responsabili di quello che non si è saputo evitare” (Jean-Paul Sartre)
“Dobbiamo essere preparati a far fronte alle nostre responsabilità ed essere disposti ad usare la forza se necessario” (Dick Cheney, politico statunitense)
“Non c’è male all’infuori della colpa” (Marco Tullio Cicerone)
CORINALDO
Non si avrà nessuna certezza sulla tragedia nella discoteca. Mi dispiace molto prevederlo, ma la tragedia nella discoteca di Corinaldo finirà nel caos e avremo presto la sensazione che non ci sarà una vera, convincente giustizia. Il primo, amaro commento è che – ancora una volta – lo Stato è lacunoso, gravemente responsabile.
POLIZIA? SALVINI HA RAGIONE, PERÒ…
Ha certo ragione Matteo Salvini, quando dice che non può mettere un poliziotto a guardia di ogni locale. E comunque, aggiungo, un poliziotto non basterebbe, di fronte a drammatiche emergenze. Però, qualcosa di più si potrebbe fare. Negli Stati Uniti e in altri paesi si è molto severi: ai giovani di età inferiore ai 21 anni è proibito acquistare e assumere alcol e accedere a locali di intrattenimento dove ne sia consentito l’uso. In Italia siamo molto più permissivi.
L’INTRECCIO DI RESPONSABILITÀ
Le responsabilità (spaventose) si aggrovigliano e si intrecciano. Quali erano a Corinaldo – e quali sono, dovunque – le misure di sicurezza? Vero o no che le uscite di emergenza a Corinaldo erano chiuse, e dovunque spesso lo sono, ermeticamente, per evitare che i ragazzi le aprano e consentano ai loro amici di entrare, senza biglietto? Nessun controllo sulla balaustra crollata? E sullo spray urticante? E quanti biglietti, precisamente, sono stati venduti? Decine o alcune centinaia in più, rispetto ai posti disponibili?
DROGA E ALCOL. E LE FAMIGLIE?
Ho letto e sentito in tivù che i minorenni erano innumerevoli e nel locale molti erano ubriachi e la droga circolava senza problemi: dunque nessun controllo, nessuna prevenzione? Da qui arriviamo alle famiglie: non si manda un figlio adolescente, un ragazzino nella baraonda di un locale su cui non si avevano né chiarezza né certezze. E infine un ultimo mistero irrisolto: il trapper Sfera Ebbasta era annunciato per la stessa ora in due luoghi lontani un centinaio di chilometri: una truffa, una trappola? Sei morti, decine di feriti. E, per ora, caos totale. Domani, temo, sarà anche peggio.