Matteo Renzi tornera’ nel pomeriggio di mercoledì a Firenze, nel ‘suo’ Palazzo Vecchio, per aspettare Angela Merkel in un bilaterale dove il tema della flessibilita’ in Europa sara’ il piatto forte. Il premier punta a ‘conquistare’ Frau Angela, affascinandola con le bellezze artistiche fiorentine, dal David di Michelangelo al corridoio Vasariano. Ma anche prendendola per la ‘gola’. Con una cena, in programma domani sera nella sala dei Gigli, a base della tradizione toscana con in cima alla lista del menu’ la famosa ‘ribollita’ e ‘pappa al pomodoro’. E mentre c’e’ chi – con una battuta alla ‘toscana’- si aspetta dal vertice un ‘patto della ribollita’ per attutire la rigidita’ tedesca, il clou della visita della Merkel sara’ giovedì mattina: 40 minuti di bilaterale di mattina presto, cui seguira’ la conferenza stampa finale prima della ripartenza, all’ora di pranzo, della Merkel per la Germania.
La cancelliera arrivera’ a Firenze mercoledì in serata. Poco prima delle 20 l’aspettera’ Renzi a Palazzo Vecchio per la cena. Subito dopo l’ex sindaco accompagnera’ la cancelliera agli Uffizi, passando per il lungo corridoio Vasariano, il percorso sopraelevato che collega Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti passando per la Galleria degli Uffizi e sopra il Ponte Vecchio. E, giovedì mattina, al termine del faccia a faccia a due, Renzi e la Merkel incontreranno i giornalisti, poco prima delle 11 sotto lo sguardo famoso in tutto il mondo del David di Michelangelo nella Galleria dell’Accademia.
Frau Angela arriva in Italia, certa di colloqui "costruttivi", considerando l’Italia tra i ‘principali partner’ non solo europei ma anche all’interno del G7, ha tenuto a precisare il suo portavoce oggi senza sbilanciarsi sui punti all’ordine del giorno del colloquio con Renzi. Ma e’ certo che oltre alle relazioni bilaterali e quelle all’interno del club dei ‘sette’ grandi della Terra, sul piatto ci sara’ il confronto europeo sulla flessibilita’. E, nel giorno in cui e’ atteso il Quantitive Easing della Bce, uno scambio di vedute sull’operazione di Mario Draghi. Che "non so se commenteremo alla stessa maniera", ha rimarcato ieri con un battuta il premier.
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