Alessandro Totoro è il candidato per la lista Più Europa con Emma Bonino alla Camera nella circoscrizione Estero IV. La circoscrizione comprende Africa, Asia, Oceania e Antartide. Abruzzese, sono nato a Chieti 40 anni fa, cresciuto tra Francavilla al Mare e Pescara. ItaliaChiamaItalia lo ha contattato per conoscerlo meglio, in vista delle elezioni del 4 marzo.
+Europa, perchè?
Più Europa con Emma Bonino perché gli italiani devono scegliere tra un ritorno alla paura, alla sfiducia, e all’intolleranza, che rappresentano le forze di estrema destra, e un vero progetto di rinascita dell’Italia, che può accadere solo e soltanto all’interno del progetto politico che ci ha assicurato 70 anni di pace e prosperità: l’Unione Europea.
Perché votare Totoro?
Perché voglio portare in Parlamento la voce degli italiani che vivono all’estero e che tempo fa hanno fatto un salto nel buio come me, per necessità o forse per curiosità: la manager ad Abu Dhabi, il funzionario internazionale a Nairobi, la ricercatrice universitaria a Sidney, il businessman a Pechino, l’imprenditore a Teheran. Voglio portare in Parlamento la voce di chi vuole ricominciare a sognare, di chi non ha ancora smesso di credere che l’Italia può tornare ad essere protagonista del più bel progetto politico degli ultimi 70 anni: l’unificazione del continente europeo.
Lei ha dichiarato “Gli italiani all’estero sono un’importante risorsa: possono contribuire ad una visione globale, ad una costruzione di nuovi modelli sociali in un’Italia protagonista in Europa”. Quali sono questi modelli?
Sono il know-how e i diversi “modi di fare” che gli italiani vedono all’estero. Io credo che l’Italia sia ancora molto chiusa in se stessa e abbia difficoltà a recepire buone pratiche dall’estero. “Più Europa con Emma Bonino” vuole invertire questa tendenza, essendo l’unica forza politica davvero aperta al nuovo.
La Bonino è stata sempre in prima linea per l’immigrazione, ma l’emigrazione? Tanti sono i giovani che partono, lei è uno dei tanti che vive all’estero: +Europa cosa intende fare?
I giovani che partono adesso non sono i giovani di cinquanta anni fa. Si parte certo per necessità, ma si parte anche per curiosità, per vedere cosa c’è altrove, perché i giovani di ora hanno capito che attorno alla fontana della piazza non succede mai niente. “Più Europa con Emma Bonino” intende essere la voce di quegli italiani che sono partiti, che sono cresciuti professionalmente, che hanno storie di successo da raccontare. Più Europa vuole capitalizzare le loro esperienze, ascoltando le loro storie e facendo tesoro delle loro “best practices” nei loro ambiti rispettivi.
Quali sono i punti fondamentali del vostro programma per gli italiani nel mondo?
Da italiano all’estero, sento molto i problemi che noi tutti abbiamo con l’amministrazione italiana. La legislazione attuale sulla gestione dell’AIRE non è adatta a tutelare molti aspetti della vita dell’italiano all’estero, dalla sanità, all’istruzione dei propri figli. Le promesse degli altri partiti non tengono conto della complessità della questione. Io mi impegno a presentare in Parlamento proposte di legge che vadano nel senso di una maggiore tutela degli italiani all’estero, e soprattutto della cultura italiana. Per esempio, le scuole italiane all’estero vivono un pericoloso ridimensionamento. Più diritti vuol dire anche una maggiore tutela dei nostri concittadini a Teheran, a Sidney, o a Pechino.
Cosa ne pensa della polemica sui “taxi del mare”?
Che è una cosa ridicola. Ho lavorato per le organizzazioni non governative per molti anni. Conosco molte ONG che lavorano nel Mediterraneo, so come lavorano in altre parti del mondo, e mi fido del loro lavoro a occhi chiusi. Chi parla di “taxi del mare” non conosce minimamente il lavoro di queste persone che salvano vite ogni giorno. Noi italiani all’estero dovremmo essere fieri di loro.