Giovanni Toti, governatore azzurro della Liguria, intervistato da La7 ha detto: “Se Forza Italia si alleasse con il Pd credo che i primi a essere insoddisfatti sarebbero gli elettori, quindi se ne andrebbero visto che e’ stata fatta una campagna elettorale avversa al Pd”.
“Con il Pd non abbiamo convenuto quasi nulla nella passata legislatura, ne’ le politiche economiche, ne’ le politiche dei diritti, quelle sociali, della legittima difesa, fino all’emigrazione – evidenzia -. Siamo molto lontani. Se oggi ci dovesse essere un avvicinamento, cosa che io non credo, i primi ad andarsene sarebbero gli elettori, non i dirigenti di Forza Italia, ma non credo che andrà così”.
Commentando la proposta del ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana: “Il Paese ha urgenze molto diverse dall’abrogazione della Legge Mancino, quando si governa bisognerebbe fare un po’ meno tweet e conoscere le priorita’ chiare del Paese”. “Uscito dal Palazzo della Regione incontro molta gente e non mi chiede nessuno di abrogare la Legge Mancino, mi chiedono di autostrade, di ferrovie, di treni in ritardo, di posti di lavoro che non ci sono, temo che la Legge Mancino non sia la priorita’ degli italiani”.
Sul caso Foa presidente Rai: “Ritengo che Foa abbia i titoli per fare il presidente della Rai, e’ un collega, un giornalista, ha scritto per molti anni per una testata nazionale, Forza Italia ha il diritto di esprimere le sue perplessita’, ma non vorrei che una ‘guerra dei bottoni’ si trasformasse in una guerra mondiale”. “Non condivido chi utilizza la parola ‘disgusto’ contro il presidente della Repubblica, dopodiche’ ritengo che Foa possa esprimere liberamente in democrazia le sue idee, che non ci siano delle idee con piu’ agibilita’ politica di altre, abbiamo affidato ruoli di garanzia a persone del Pci molto vicino all’Unione Sovietica” sottolinea.
Lo ‘stop’ di Forza Italia a Foa e’ arrivato da Berlusconi su suggerimento di alcuni dirigenti del partito? “Il presidente Berlusconi di solito le decisioni le prende da solo ed e’ convinto delle sue idee, molto spesso lo ho provato sulla mia pelle, non credo che sia cosi’ influenzabile”.
Replicando alle parole del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli contro le ‘grandi opere’: “La divisione tra piccole e grandi opere e’ manichea, possiamo distinguere tra opere utili e inutili, le seconde non vanno fatte, credo che il nostro Paese abbia realizzato troppe poche opere utili”. “L’Italia non ne ha realizzato probabilmente di inutili perche’ ne ha fatte talmente poche che non saprei nemmeno indicarle. La rete dell’alta velocita’ ferroviaria e’ utilissima, del terzo Valico si parla da un ventennio, serve il principale sistema portuale d’Italia, sposta dalla gomma al ferro i traffici, e’ totalmente finanziata, realizzata quasi al 40%. Francamente metterla in discussione mi sembra sconsiderato, non credo che sia neppure nelle idee del ministro Toninelli”.