Giovanni Toti, intervistato dal quotidiano La Repubblica, dichiara: “Non si può tornare alla Prima Repubblica. A un sistema in cui accordi e alleanze si costruivano dopo il voto. Tutto quel che apparirà come un inciucio o un accordo alle spalle degli italiani verrà severamente punito”. Il governatore azzurro della Liguria, sempre più vicino comunque a posizioni leghiste, nei giorni in cui Forza Italia e Berlusconi si schierano per il proporzionale invoca una legge elettorale “col consenso più ampio” e che non archivi vent’anni di maggioritario, per poi andare al voto subito con un centrodestra sempre più proiettato verso il “soggetto unico” con la Lega, che veda classe dirigente e programmi selezionati con “primarie, ma disciplinate per legge”.
“È fuor di dubbio – sottolinea l’esponente di Forza Italia – che serva una legge elettorale con una impronta più proporzionale rispetto all’Italicum, ma è altrettanto certo che non si può tornare indietro di 25 anni, a partiti che facciano accordi ex post e sulla base delle convenienze”.
“Il presidente Berlusconi ha detto che un sistema puramente maggioritario col tripolarismo vigente rischia di produrre distorsioni. Ma lui ha inventato il bipolarismo ed è stato uno dei protagonisti della Seconda Repubblica che, tra i tanti difetti, ha avuto un pregio: presentare agli elettori alleanze e predefinite e consacrare un vincitore dopo le elezioni. Ecco, questo è un patrimonio che non va disperso” sottolinea Toti, che sul futuro del centrodestra aggiunge: “Io non sono filo-Salvini. Sono filo-coalizione, è diverso. Una coalizione che nella mia Liguria va dalla Lega ai Popolari vicini a Maurizio Lupi, che ha saputo vincere in Regione e governarla conquistando consensi. Penso a un percorso costituente che porti tutte le anime del centrodestra a riunirsi in una federazione che abbia come obiettivo il partito unico simile ai repubblicani americani. O ai Tories britannici. All’interno dei quali convivono anime anche molto diverse”.
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