“Dobbiamo contrastare ed evitare la dispersione dell’associazionismo dei toscani all’estero”. È l’impegno prioritario che il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha indicato riguardo alle politiche della Regione in questo ambito aprendo i lavori della Giornata annuale dei toscani nel mondo che si è svolta giovedì 12 settembre nel complesso San Micheletto di Lucca, storica ”capitale” dell’emigrazione di un tempo.
”La dispersione è il pericolo maggiore”, ha argomentato Giani, perché mette a rischio ”una risorsa fondamentale per l’identità e la valorizzazione della Toscana e dei suoi legami straordinari”, che ancora oggi ”sono presenti in tutti e i continenti del mondo”.
”I toscani nel mondo si ritrovano in molte realtà protagonisti di una storia che deve essere conosciuta, studiata e valorizzata e su questo la Regione Toscana promette impegno”.
”In questo periodo abbiamo cercato di creare le condizioni per poter sviluppare una attività più intensa dei toscani nel mondo”, ha ricordato il presidente Giani, che annuncia risorse con le prossime variazioni di bilancio “per sviluppare iniziative”.
Giani, nel suo intervento, si è soffermato sulla rilevanza attuale del ruolo della presenza italiana all’estero riguardo alla ”promozione turistica e allo sviluppo economico attraverso attrazione investimenti e cooperazione” e ha accolto la proposta di Ilaria del Bianco, presidente dell’associazione dei Lucchesi nel mondo, la più importante associazione di toscani all’estero, di rendere più frequenti le occasioni di incontri in presenza tra i coordinatori delle associazioni.
Quello di Lucca è stato l’incontro principale per far il punto dell’emigrazione della Toscana ”vecchia” e ”nuova”. Un momento molto partecipato in cui erano presenti numerosi rappresentanti e studiosi dei fenomeni di migrazione.