Intorno alle 16,40 è stata avvertita in Toscana una scossa di terremoto di 4,4 gradi della scala Richter. L’epicentro è stato registrato a Minucciano, in provincia di Lucca, a una profondità di 10 chilometri. La scossa è stata relativamente forte, tanto da sentirsi in maniera netta anche a Firenze. Pochi minuti dopo, altre due scosse di 2,7 e di 2,8 gradi. Domenico Davini, sindaco di Minucciano, racconta: “Quando è arrivata la scossa stavamo verificando quanti edifici sono ancora da ispezionare. Poi la terra ha tremato e tutto è passato in secondo piano”.
Decine e decine di persone, impaurite, hanno lasciato le proprie abitazioni e sono scese in strada. Altre che erano in spiaggia hanno raccolto le proprie cose e hanno abbandonato il litorale.
Diversi crolli sono stati segnalati a Ugliancaldo, frazione del Comune di Casola in Lunigiana. I Vigili del Fuoco sono all’opera, controllando gli edifici che risultato essere più colpiti. In generale, sono crollati i tetti di alcune case, diversi camini, alcuni cornicioni di edifici al centro di Carrara. Al momento non risultano esserci feriti. I volontari sul territorio al momento sono quasi 1.400, con 28 squadre di rilevatori composte da tecnici del Genio civile regionale e dai vigili del fuoco.
Le scosse registrate oggi seguono a quella di 5,2 gradi della scala Richter, che ha investito la zona di Fivizzano lo scorso 21 giugno. Il sismologo Alberto Michelini, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), spiega: “il meccanismo all’origine del sisma di oggi è di tipo distensivo, come quello degli altri terremoti avvenuti in Lunigiana dal 21 giugno ad oggi. Rispetto alla scossa principale del 21 giugno, quella di oggi è leggermente spostata verso destra, in direzione Est-Nord-Est". La Lunigiana, ha proseguito l’esperto, è una zona a rischio sismico. Nel 1920, per esempio, è stata colpita da un terremoto di magnitudo 6,5.
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