Torna alla collettività italiana il Club Italiano di Rosario, grazie a una battaglia che ha visto in prima linea il MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero, con i dirigenti Mariano Gazzola e Franco Tirelli, rispettivamente coordinatore MAIE per l’America Latina e coordinatore MAIE Argentina.
“La struttura del Club, secondo coloro che lo occupavano e gestivano fino a pochi giorni fa, doveva essere abbattuta; questo sarebbe stata un’enorme perdita per la collettività”, spiega Gazzola, che continua: “Così abbiamo deciso di presentare una lista di persone perbene, conosciute, impegnate da sempre nel sociale e nell’associazionismo. La lista, che abbiamo chiamato ‘Somos Darin’, ha vinto le elezioni e proprio in questo momento Franco Tirelli sta entrando nella sede del Club insieme al presidente Marcelo Castello”.
Per le elezioni si sono iscritti 1444 soci, hanno votato in 996. Con 628 voti contro 364 (4 voti nulli, ndr) la lista 2, appoggiata da Merlo, Borghese e Sangregorio, ha battuto la lista 1, sostenuta da Lega e Italianos Pro, oltre che dal rappresentante del CTIM in Argentina, Pedro Nefonte.
Il candidato presidente della lista 2, Marcelo Castelo appunto, è stato fortemente voluto da Tirelli e Gazzola: si tratta di una personalità assai conosciuta e apprezzata dalla collettività italo-rosarina; al contrario, il candidato della lista 1 era uno sconosciuto agli occhi dei connazionali.
La regia di tutta l’operazione, dicevamo, è stata del MAIE, che ha inserito propri candidati nella lista che poi ha vinto. Tre di loro sono stati eletti, tra questi Rosanna Spera, che eletta segretaria del Club entra nel direttivo, e Mirella Giai, eletta Revisore dei conti. Eletto per il MAIE anche Rocco Buoniconti.
“Avere recuperato il Club Italiano di Rosario è davvero molto importante per i nostri connazionali, non solo per una questione storica – spiega Gazzola – ma anche perché in questo modo ci si riappropria di uno spazio culturale, un teatro nel centro della città, e uno spazio sportivo nel quartiere Alberdi, zona appunto dedicata alle attività sportive e a momenti di ricreazione”.
L’idea, insomma, è “fare del Club Italiano il punto di riferimento della collettività, così come lo era trent’anni fa”. Guardando al futuro, Gazzola vede la possibilità di fare entrare come soci del Club anche le associazioni, mentre finora “potevano diventare soci solo persone fisiche. Invece, coinvolgendo anche le associazioni e dando loro la possibilità di associarsi, ci assicuriamo un futuro più sereno e in armonia con tutte le realtà italiane qui a Rosario”.