Tomas Ferrari sarà il nuovo ambasciatore di Argentina in Italia. Svanita nel tempo la possibilità che il presidente Mauricio Macri potesse offrire il prestigioso incarico a Daniel Scioli, l’avversario sconfitto alle elezioni presidenziali. Il nome di Tomas Ferrari era circolato anche per un altro incarico molto importante, quello di rappresentante diplomatico al Vaticano, altra sede fondamentale nello scacchiere dell’Argentina per i rapporti con Papa Francesco.
Ferrari è nato il 21 dicembre 1955 a Jauregui, ha studiato a Harvard ed è stato console in diverse città dell’India, ultima delle quali Bombai, dalla quale partirà alla volta di Roma. Ferrari però in precedenza era stato anche ambasciatore in Vietnam. Una lunga carriera quella di Ferrari che è stato anche un collaboratore molto vicino dell’ex ministro dell’Economia, Domingo Cavallo, all’epoca della presidenza di Carlos Menem. In un libro autobiografico, pubblicato nel 1996, ‘El peso de la verdad. Un impulso a la transparencia en la Argentina en los 90’, Cavallo, nel prologo, ebbe parole di elogio per Ferrari.
Si tratta di una nomina molto importante dal momento in cui le relazioni tra Argentina e Italia si sono nuovamente strette con l’elezione a presidente di Macri e la recente visita del Primo Ministro Renzi. Un nuovo passo della strategia di Macri di ‘aprire l’Argentina al mondo’ e la scelta di Ferrari (la cui discendenza italiana non è in dubbio) come rappresentante dell’Argentina a Roma diventa un altro passo di fondamentale importanza al fine di unire, ulteriormente, le due nazioni.
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