Scandalo in casa Suzuki. La casa automobilistica giapponese ha ammesso di aver alterato le performances e le emissioni di CO2 di 26 suoi modelli. La compagnia aveva ammesso di avere eseguito le misurazioni in laboratorio invece che in condizioni reali. Emissioni e consumi sono valutati in modo impreciso dal 2010.
Suzuki ha però smentito il fatto di avere “abbellito” i dati su consumi e emissioni, al contrario di quanto invece dichiarato dalla concorrente Mitsubishi Motors. Sono quindi circa due milioni i veicoli targati Suzuki che sarebbero stati sottoposti a test inappropriati. Il costruttore, in una nota, ha espresso infine la sua volontà di collaborare in ogni modo possibile con le autorità ministeriali nipponiche.
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