"Nel 2018 non ci dovranno più essere queste figure. Cacceremo a pedate chi se lo merita". Un’operazione di "pulizia" nel partito contro i "capibastone" delle tessere nei circoli romani del Pd, che gode dell’appoggio del premier Matteo Renzi che "mi ha detto di andare avanti senza fare sconti a nessuno". Il commissario del Pd Roma Matteo Orfini, in una intervista al Messaggero, parla il giorno dopo la pubblicazione del rapporto choc firmato da Fabrizio Barca sullo stato di salute del partito romano definito "pericoloso e dannoso".
"Sbagliano – dice Orfini – i capibastone che pensano che dopo la sfuriata si tornerà alle vecchie logiche. E’ cambiato il mondo". E sottolinea che "il rapporto di Fabrizio Barca mette correttamente in luce gli elementi degenerativi: un iscritto su cinque è fantasma. Ma ci sono anche gli enzimi sui quali far fermentare qualcosa di nuovo, le basi su cui ricostruire", "in alcuni circoli hanno risposto a Barca di non presentarsi nemmeno, sono, anzi erano, circoli controllati dai signori delle tessere". I nomi? “Saranno evidenti quando presenteremo il rapporto finale delle verifiche: nessuna ipocrisia. Già con il nuovo tesseramento, che partirà in maniera trasparente a metà aprile, sarà impossibile ripetere i vecchi meccanismi ed emergerà una nuova classe dirigente".
Orfini ricorda che è partita proprio da Renzi "la decisione di azzerare il partito dopo Mafia Capitale. E alla luce del rapporto di Fabrizio Barca e del mio lavoro sui tesserati, Renzi mi ha detto anche in questi giorni di andare avanti così, senza fare sconti a nessuno e di valorizzare la parte buona del Pd".
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