Dopo il successo dell’operazione tesseramento del PdL – oltre un milione di iscritti in tutta Italia -, la base del Popolo della Libertà, ma anche i dirigenti del partito, attendono che si passi alla fase dei congressi. Senza signori delle tessere, senza deleghe, ma votando con onestà chi vorrà proporsi come guida del partito nelle diverse realtà locali.
Fabrizio Santori, consigliere PdL di Roma Capitale, che nei giorni scorsi ha seguito con grande attenzione la campagna adesioni del PdL, oggi commenta: "Attendiamo i congressi del Pdl con speranza e fiducia, perché siamo sicuri di veder nascere un partito nuovo, rappresentato anche da politici nuovi, fatto dai cittadini per i cittadini, un partito della città per la città che superi il vetusto baronato del Pdl a Roma”. Per Santori ora come mai è arrivato il "tempo di cambiare", è il momento "di dire basta alle solite facce e ricominciare dalle esigenze delle persone e delle famiglie, mettendo al centro quei valori che da sempre hanno contraddistinto il nostro movimento politico".
Certo è che il successo della campagna di tesseramento PdL "dimostra come il partito sia vivo e sia chiamato, anche in questo momento difficile, a cogliere un’opportunità da non perdere per rinnovare la classe dirigente, superando i gravi limiti che An e Fi hanno sempre manifestato: logiche correntizie puramente spartitorie, mancata valorizzazione dei giovani e del merito, poltronismo fine a se stesso”, aggiunge Santori. Ora è tempo di costruire un PdL più forte, più autorevole, più vicino agli italiani. Ce la faranno i nostri eroi?
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