Se poi consideriamo che fino a luglio al Pdl erano iscritti in 3mila, la domanda sorge spontanea: cos’è successo in questi pochi mesi, tanto da far lievitare in modo così forte le iscrizioni al partito?
Dalla Svizzera ci arriva il commento di Pasquale Di Raimo, esponente del Ctim: “Mi ricordo i tempi della DC e del Pentapartito in cui tanti onorevoli e pretendenti alla poltrona pagavano di tasca propria le tessere pur di apparire davanti al Sovrano” di turno. “Oggi i tempi non sono cambiati assolutamente”, commenta Di Raimo,che aggiunge: “Mi spieghino chi è quel fesso che paga per iscriversi a un partito che in realtà non è mai esistito!”.
E poi la sua testimonianza: “Provengo da un piccolo paese della Ciociaria di 1100 abitanti e mi ricordo benissimo che ai tempi della DC in cui spadroneggiava Andreotti il mio paese aveva 500 iscritti DC. Indovinate un po`chi pagava le tessere (ed eravamo nel boom economico…)? Questo succedeva e succede in tutta Italia”.
In effetti tanti iscritti in così poco tempo suscitano almeno qualche perplessità. I congressi tanto annunciati, saranno la prova del nove.
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