Carlo Calenda, leader del Terzo Polo, a Tagadà, su La7, ha detto: “Stiamo costruendo un’area centrale riformista e liberale che ha preso consenso dall’area di centrodestra e dall’area riformista che con il Pd non ci vuole stare. E’ molto importante costruire un’area centrale, se no il Paese continuerà ad avere alternative sempre più estreme e non può sopravvivere così, con il debito che abbiamo. Va consolidata un’area progressista di buon governo”.
Secondo Calenda “il centrodestra e’ una coalizione molto fragile, del resto dall’altra parte non c’era nemmeno una coalizione. In questo momento non c’e’ sbocco per un governo di unita’ nazionale”.
“Meloni cerca di tenere la barra dritta. Tuttavia oggi vediamo che Salvini dice appoggio esterno, si vede un caos gigantesco. Questa cosa la temo molto”. “Draghi lascia tutti i parametri sopra agli obiettivi. Il tema è come affrontiamo la tempesta perfetta, non il presidenzialismo”, ha affermato Calenda. “Importante che Salvini e Berlusconi dicano non ‘tocchiamo le pensioni e non facciamo la flat tax’, altrimenti i mercati impazziscono”.
Sul reddito di cittadinanza: “Bisogna chiedere alle agenzie private di formare i percettori del reddito che possono lavorare, devono farlo loro perchè le politiche attive non funzionano: chi rifiuta la formazione perde il reddito di cittadinanza”.
Sulla guerra nel cuore dell’Europa: “La situazione in Ucraina sta andando verso un punto di non ritorno, non è al sicuro nessuno. Il rischio è che vista, la difficoltà russa, se ne possa uscire con aggressioni più forti e con l’uso di armi non convenzionali. La situazione è tesa”.