Abu Hamza al Masri, l’incendiario predicatore della moschea di Finsbury Park, potra’ essere deportato negli Usa. Con una decisione che allenta la pressione sul primo ministro David Cameron a cui l’ala destra dei Tory chiede una linea piu’ dura sull’estradizione di sospetti terroristi, la Corte Europea di Strasburgo ha stabilito che la consegna dell’imam radicale e di altri quattro islamisti alla giustizia americana non e’ in violazione dei loro diritti umani.
Il verdetto unanime della Corte Europea dei diritti umani assolve le condizioni di prigionia del Supermax di Florence, la fortezza del Colorado dove i cinque estremisti non volevano essere trasferiti adducendo violazioni dei loro diritti fondamentali: ‘Ci si sta meglio che in molti carceri in Europa’ hanno decretato i giudici di Strasburgo. Egiziano, cieco da un occhio, uncini al posto delle mani, prima dell’11 settembre 2001 Abu Hamza si era autodefinito l’ambasciatore di Osama bin Laden a Londra. Dopo aver predicato per anni l’odio religioso in Gran Bretagna – nel 2006 e’ stato condannato a sette anni – l’imam e’ stato accusato in Usa di aver tentato di fondare un campo di addestramento alla jihad violenta in Oregon.
Ci vorranno comunque mesi prima dell’estradizione. Londra, hanno precisato oggi i giudici, non potra’ procedere finche’ la sentenza non sara’ definitiva: se non ci saranno obiezioni, Hamza e compagni finiranno nell’Alcatraz delle Montagne Rocciose dove e’ rinchiuso il ‘gotha’ dell’estremismo di sangue: tra i 400 detenuti ‘speciali’, Terry Nichols (il complice di Oklahoma City), Eric Rudolph (l’estremista anti-aborto responsabile dell’ attentato alle Olimpiadi di Atlanta), l’Unabomber Theodore Kaczynski, il ventesimo dirottatore dell’11 settembre Zacharias Moussaoui e il cervello della tentata strage al World Trade Center del 1983 Ramzi Yusef.
Per Cameron e’ comunque una buona notizia: in febbraio, su richiesta della stessa Corte di Strasburgo, il primo ministro era stato costretto a mettere agli arresti domiciliari l’imam radicale Abu Qatada, e la destra Tory lo aveva fatto a pezzi.
Oggi il primo ministro si e’ detto ‘soddisfatto’. Il Regno Unito lavorera’ perche’ gli islamisti siano consegnato alle autorita’ Usa ‘prima possibile’, gli ha fatto eco il ministro dell’interno Theresa May. Critici gli attivisti dei diritti umani: per Cageprisoners, e’ ‘ridicolo’ affermare che il trattamento di sospetti terroristi in una prigione di massima sicurezza negli Usa sara’ ‘all’insegna della giustizia’.
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