“Da tempo siamo ormai abituati a svegliarci al mattino e ad aprire i nostri smartphones o computer per leggere – con una certa apprensione – le notizie di quanto accaduto nel mondo nella tarda serata o nella notte. Si, apprensione, poiché troppo spesso, da un anno a questa parte, siamo costretti a leggere notizie di cronaca nera, di calamità naturali, di tragedie nel Mediterraneo e, soprattutto, di attentati. Questa mattina siamo rimasti attoniti nell’apprendere la notizia dell’ennesimo sisma che ha colpito il nostro Paese, ancora una volta il centro Italia sull’Appennino. Questa volta nell’Alto rietino ai confini tra Lazio, Marche ed Abruzzo, ancora una volta luoghi di tradizionale emigrazione. Il nostro pensiero e la nostra vicinanza a quanti sono stati coinvolti da questo terremoto, ai familiari delle vittime ed ai nostri connazionali emigrati originari da quei comuni che staranno vivendo ore di apprensione per la sorte dei propri congiunti, parenti ed amici rimasti nei loro luoghi di origine”. Così in una nota Dino Nardi, Coordinatore Europeo UIM.
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