Continua a tremare la terra in Sicilia. Stanotte alle 3.18 nuova scossa di magnitudo 5.1 a nord di Catania (precedentemente valutata magnitudo 4.8). Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a solo 1 km di profondita’ ed epicentro vicino ai comuni di Viagrande e Trecastagni.
In totale sono state 11 le scosse di terremoto (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2) registrate dalla mezzanotte nella zona dell’Etna. Tra le piu’ rilevanti, oltre a quella di magnitudo 5.1 delle 3:19, una di magnitudo 3.3 all’1:09 vicino ad Aci Sant’Antonio. Quasi tutti gli eventi sismici hanno avuto ipocentro a una profondita’ molto bassa, anche meno di un chilometro.
Il terremoto ha provocato il crollo di calcinacci e di una statua della Madonna del campanile della chiesa del Sacro Cuore a Santa Venerina. Lesioni in abitazioni si segnalano nell’Acese nella zona di Lavinaio e a Santa Maria La Stella, frazione marinara nella Timpa di Acireale. Alcune famiglie a scopo precauzionale hanno lasciato le loro case e si preparano a trascorrere il resto della notte in auto.
Sono ventotto complessivamente i feriti, non gravi. Lo ha confermato il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, dopo una riunione in prefettura. “Abbiamo fatto un sorvolo dall’alto – ha detto Borrelli -, quello che sappiamo e’ che si e’ trattato di un evento isolato ma connesso con la situazione dell’Etna. Ci auguriamo che dopo il picco dei giorni scorsi l’attivita’ eruttiva del vulcano possa continuare a diminuire”.
Il prefetto di Catania, Claudio Sammartino, ha convocato immediatamente a Palazzo Minoriti il Centro coordinamento soccorsi per fare il punto sul terremoto di magnitudo 4.8 della notte nel Catanese. Nelle zone interessate dal sisma sono gia’ operative squadre dei Vigili del fuoco, Carabinieri, Polizia locale, altre forze dell’ordine volontari, personale del 118 e delle protezioni civili comunali.