Il CGIE, il ‘parlamentino’ degli italiani nel mondo, segue con grande attenzione e partecipazione la tragedia causata dal terremoto dell’altra notte. Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero si stringe con solidarietà attorno alle popolazioni provate da questa ennesima testimonianza di sacrificio e in una nota esprime le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime; chiama inoltre a raccordo tutte le rappresentanze istituzionali all’estero, dai Comites agli Enti, alle singole associazioni italiane e straniere vicine all’Italia, invitandole a compiere un grande sforzo di solidarietà per le famiglie delle vittime, gli sfollati e i feriti, per agevolare e assicurare loro il ritorno alla normalità.
Michele Schiavone, segretario generale del CGIE, in un comunicato dichiara: “In questo slancio di solidarietà constatiamo, attraverso le numerose sollecitazioni pervenuteci da diverse zone del mondo, quanto forte e sentito sia tutt’oggi il legame esistente tra le comunità italiane all’estero con la madre patria ed in particolare con le aree colpite dal sisma, bacino storico di grande emigrazione”.
Schiavone ne approfitta per comunicare tutti coloro che ne avessero reale bisogno il numero telefonico di emergenza per contattare dall’estero il servizio di assistenza dell’Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: 0039 06 82888850.
"Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero – prosegue – si farà promotore presso tutti i Comites presenti nel mondo di una proposta tesa a realizzare un intervento a sostegno di un’iniziativa pubblica da realizzare in uno dei comuni toccati dal terremoto. A tal fine – conclude Schiavone – è al vaglio la possibilità di aprire un conto corrente bancario sul quale potranno confluire contributi da destinare alla realizzazione di un progetto da definire in occasione della prossima assemblea plenaria prevista entro la fine dell’anno".
Già in queste ore le consigliere ed i consiglieri del CGIE sono impegnati nei vari paesi di residenza a coordinare gli aiuti e gli interventi di primo soccorso al fine di far giungere alle popolazioni colpite dal terremoto, attraverso le diverse organizzazioni umanitarie presenti sul luogo, beni di prima necessità.
Discussione su questo articolo