Alle 23.15 di ieri, nella Marche, è stata registrata una scossa di terremoto di magnitudo 3 in provincia di Macerata. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 10 km di profondita’ ed epicentro vicino i comuni di Caldarola e Cessapalombo. Non si segnalano danni a persone o cose.
Un’altra scossa di terremoto di 2.5 e’ stata registrata questa mattina, alle 5.03, nel Senese. L’ipocentro e’ stato localizzato a 2 km a nord est nel comune di Cetona a una profondita’ di 8 km. La scossa e’ stata avvertita dalla popolazione anche nella vicina citta’ di Chiusi, ma al momento non si registrano danni a persone o cose. Sono comunque in corso verifiche sugli edifici pubblici da parte dei tecnici delle amministrazioni comunali.
Luca Maria Giuseppetti, sindaco di Caldarola, commenta: “Ormai siamo abituati, ma certo questa nuova scossa non aiuta. Qui non finisce più…”.
“E’ stata sentita bene nella zona delle Sae. Qualcuno e’ uscito – racconta -, e ha dormito in macchina. Fortunatamente non abbiamo avuto segnalazioni di danni o richieste di intervento”.
I danni sono più che altro “psicologici”. “Sono passati quasi tre anni – ricorda Giuseppetti -, la ricostruzione va a rilento, ci vorrebbe piu’ personale…. Finora il sentimento prevalente era il senso di abbandono e di sfiducia, la scorsa notte e’ tornata anche la paura…”. Quanto alla ricostruzione Giuseppetti condivide l’opinione di altri sindaci dei Comuni piu’ colpiti: il cratere sismico individuato e’ troppo vasto. “Le cose non possono marciare se bisogna parlare con 140 Comuni, quando quelli veramente feriti sono una quarantina…”. Intanto in Italia la terra continua a tremare.