Oggi il Governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha lanciato un appello al governo Monti perché faccia qualcosa per la Provincia di Mantova, che è stata pesantemente colpita dal terremoto. Mentre in Emilia arrivano i soldi e gli aiuti, la Provincia di Mantova è ignorata e continua ad essere ignorata. Purtroppo, anche qui continuano ad esserci le scosse, ci sono case lesionate e chiese che crollano. Qualche giorno fa, ad esempio, è stato abbattuto il campanile di Bondanello (una frazione del Comune di Moglia) che era lesionato dal sisma. Il campanile della chiesa di Governolo (una frazione del Comune di Roncoferraro) sta cadendo a pezzi e la chiesa di Villa Garibaldi (altra frazione del Comune di Roncoferraro) rischia di crollare. Ci sono corti antiche e cascine che rischiano di andare perdute. Cito la corte Bugno di San Benedetto Po. Anche nel Mantovano ci sono attività produttive messe a rischio dal sisma. Eppure, i soldi arrivano solo in Emilia!
Intendiamoci, io non ho nulla contro l’Emilia e non voglio fare una battaglia di campanilismo. Ci mancherebbe altro. Io rispetto gli emiliani, le loro paure ed i loro morti. Tuttavia, il problema sussiste. Il Mantovano continua ad essere ignorato dalle autorità dello Stato e questo non va bene. Mantova e la sua provincia hanno tesori d’arte inestimabili ed attività produttive importanti. Basti pensare al settore dell’allevamento o a quello lattiero-caseario. Le città Mantova e di Sabbioneta sono state riconosciute come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. Nessuno lo dimentichi. Quindi, dico al caro presidente Monti che farebbe bene ad allentare i cordoni della borsa anche per Mantova e la sua provincia.
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