"Non vi lasceremo soli". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, parlando con alcuni soccorritori e volontari ad Amatrice, dove è arrivato per i funerali solenni delle vittime del terremoto. Il premier, il presidente della Repubblica Mattarella e i presidenti di Camera e Senato sono presenti ai funerali: sono rimasti in piedi in mezzo alla gente nella tensostruttura per tutta la cerimonia. L’unico segno istituzionale e’ la corona del Presidente della Repubblica affiancata da due corazzieri.
Papa Francesco ha inviato il suo elemosiniere apostolico, monsignor Konrad Krajewski, ad Amatrice perche’ partecipasse alla cerimonia. Mons. Krajewski concelebra la messa presieduta dal vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili. Tra i concelebranti, anche il vescovo di Ascoli Piceno, l’altra diocesi maggiormente colpita dal sisma, mons. Giovanni D’Ercole.
"Noi ci siamo. La cosa fondamentale sarà" non lasciare sole le popolazioni colpite dal sisma "quando si spegneranno le telecamere…". Matteo Renzi prima di sedersi nella tensostruttura nel cortile del complesso di don Minozzi allestita per la cerimonia funebre, il premier viene avvicinato da una ragazza che lancia un appello "presidente non ci deve lasciare soli!". Il presidente del Consiglio la rassicura. "Noi ci siamo, la cosa essenziale è farlo" quando si spengono le telecamere. Renzi quindi ha assicurato l’impegno del governo per il post sisma, quando i riflettori si spegneranno e ci sarà la ricostruzione delle zone devastate dalla scossa del 24 agosto.
"Senza terremoti non esisterebbero nemmeno il paesaggio e le montagne. Esistono da quando esiste la terra e l’uomo non era nemmeno un agglomerato di cellule. Il terremoto non uccide, ma uccidono piuttosto le opere dell’uomo". Cosi’ Domenico Pompili, vescovo di Rieti, durante la celebrazione dei funerali di 28 vittime del terremoto di Amatrice. "La ricostruzione – ha aggiunto – non sia una querelle politica o una forma di sciacallaggio. Si deve fare rivivere una bellezza di cui siamo custodi, disertare questi luoghi sarebbe ucciderli di nuovo, dobbiamo inventarci una forma nuova di presenza".
MALORE Un uomo di circa 70 anni ha avuto un malore ed e’ crollato a terra appena fuori del tendone dove si svolgono i funerali delle vittime del sisma ad Amatrice. E’ stato subito soccorso dalla Croce Rossa e portato via sotto la pioggia in barella, cosciente.
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