“Se i soldi stanziati non basteranno, ci saranno ulteriori finanziamenti, per assicurare negli stessi termini i diritti di tutti”. Così il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani in un’intervista alla Stampa. A quattro mesi dalla sua nomina, Errani traccia un bilancio e guarda in prospettiva, ribadendo la promessa ai circa 12.400 sfollati del centro Italia che “tutto sarà ricostruito”.
“Sono in via di realizzazione opere di urbanizzazione e le casette per chi ha subito danni gravi. Stiamo anche lavorando per allestire aree temporanee per attività commerciali” spiega il commissario, che sui tempi per le casette aggiunge: “Per quelle del terremoto del 24 agosto avevamo dato una scadenza di sette mesi e sarà pienamente rispettata. Per il terremoto del 30 ottobre, stiamo realizzando adesso il fabbisogno”.
“Già si può fare il recupero dei danni lievi di abitazioni private e imprese, e sta per uscire un’ordinanza per il recupero di tutti i danni delle imprese – continua Errani -. Poi, altra grande priorità sono le scuole. Tutto si farà nella legalità e trasparenza coadiuvati da Anac e dalla struttura di missione Antimafia presieduta da Tronca”.
Errani spiega: “Oggi abbiamo a disposizione oltre 4,5 miliardi, di cui 3,5 per i privati e il resto per opere pubbliche. Ma ci tengo a dire una cosa: lo Stato – come ha detto l’ex presidente Renzi, ha ribadito Gentiloni e ha ricordato Mattarella – ha assicurato una ricostruzione piena” e se le risorse non basteranno “si faranno scelte al momento opportuno per garantire la piena ricostruzione”. Per quanto concerne l’Europa, il commissario afferma: “Sono in corso le procedure per usare il fondo d’emergenza. E l’Europa ha già detto che le spese per la ricostruzione saranno fuori dal patto di stabilità: una cosa importante che giustamente ha chiesto il governo”.
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