L’Italia trema da Nord a Sud. Intorno all’una del mattino, una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è stata registrata in provincia di Verona. Non risultano al momento danni a persone o cose.
Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 10,3 km di profondità e epicentro in prossimità dei comuni di Bosco Chiesanuova, Cerro Veronese, Fumane, Grezzana, Marano di Valpolicella, Negrar, San Pietro in Cariano e Sant’Anna d’Alfaedo.
La scossa è stata avvertita anche a Milano e in altre zone del Nord Italia, fino in Veneto.
Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 4.9 della scala Mercalli con epicentro nella Bassa reggiana ai confini con le province di Parma e Mantova, ha colpito anche l’Emilia Romagna. Il sisma si è sentito in tutta la zona della Pianura Padana e nel Nord del Paese, dalla Liguria al Veneto.
Non è finita qui: alle ore 10 di questa mattina si è registrata una scossa di terremoto di magnitudo 2.4 in provincia di Foggia. Anche qui, non ci sono feriti e non si registrano danni.
In diverse regioni del Nord Italia sono state evacuate le scuole, come misura di prevenzione. Molte le persone che si sono riversate in strada, abbandonando temporaneamente i propri uffici e luoghi di lavoro. Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco di cittadini preoccupati e colpiti da attacchi di panico dovuti alla paura del momento.
La Protezione Civile è in pre-allarme, visto che potrebbero verificarsi ulteriori scosse. A confermarlo è Daniele Spallarossa, docente di Sismologia all’universita’ di Genova: “Stiamo registrando degli aftershock, ovvero delle scosse successive a quella principale, per cui non e’ escluso che altri eventi sismici, nelle prossime ore, possano essere avvertiti dalla popolazione”.
MILANO: NESSUNA CRITICITA’ Guido Podestà, presidente della provincia di Milano, fa sapere che in conseguenza della scossa avvertita questa mattina non esiste alcuna “particolare criticità", né nel capoluogo lombardo né nel milanese.
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