“La sismologia non sa dire quando, ma sa dire dove avverranno terremoti rovinosi, e sa pure graduare la sismicità delle diverse province italiane, quindi saprebbe indicare al governo dove sarebbero necessari regolamenti edilizi più e dove meno rigorosi, senza aspettare che prima il terremoto distrugga quei paesi che si vogliono salvare”. (Giuseppe Mercalli)
“A terremoto avvenuto, si scopre sempre qualche sismografo che l’aveva previsto”. (Renzo Sertoli Salis, docente di diritto alla Bocconi)
“Le persone non vengono uccise tanto dai terremoti, quanto dagli edifici crollati”. (Shigeru Ban, architetto giapponese)
“Edifici costruiti con sassi e mattoni non possono resistere in alcun modo alle enormi forze generate da un terremoto” (Taro Yokoyama, esperto prevenzione terremoti)
INDISPENSABILE UNA POLIZZA
Spero con tutto il cuore che nel 2018 si riuscirà a portare in Parlamento una legge per una polizza obbligatoria contro le catastrofi naturali. Debbo una spiegazione – anche autocritica – quanto meno ai lettori che mi seguono con attenzione. Infatti, nel 2017, ho più volte scritto che la realizzazione di questa polizza era per me un traguardo primario, etico e concreto, da raggiungere; e che mi sarei impegnato al massimo delle mie possibilità.
NON HO FATTO ABBASTANZA
Ebbene qualcosa ho fatto, ma potevo fare assai di più. Ero indignato di fronte alla disperazione delle vittime del terremoto abbandonate cinicamente a se stesse, per anni e anni, dopo le solite, insopportabili retoriche promesse di aiuto.
HO SCRITTO UN LIBRO, NE PUBBLICHERÒ UN ALTRO
Ho scritto un libro, ho tenuto conferenze, mi sono documentato (questo tipo di polizza già esiste in altri Paesi europei). E a gennaio pubblicherò un altro libro, incentrato interamente su questo problema: chi vorrà leggerlo, troverà importanti testimonianze degli esperti. Tuttavia, nel 2017 che si va esaurendo, per pessimismo e scarsa stima non mi sono minimamente occupato della classe politica. Anche perché, spegnendosi la legislatura, ho pensato che fosse una fatica inutile.
BISOGNA AFFRONTARE L’INERZIA POLITICA
Invece è proprio l’inerzia politica che bisogna affrontare. I politici da sempre fanno niente, o davvero poco, in soccorso di terremotati e alluvionati, ci massacrano con tasse continue e incredibili balzelli (ad esempio l’obbligo di pagare il canone Rai), ma non si curano delle previdenza per tragedie sconvolgenti.
L’ULTIMO TERREMOTO
È di stanotte, a mezzanotte è mezzanotte e mezza, l’ultima scossa di magnitudo 4. Ancora una volta, epicentro ad Amatrice. Non ci sono stati danni di rilievo. È andata bene, anche se non è corretto sottovalutare i danni psicologici, la paura e l’ansia, degli abitanti di quella sfortunata località. Abitanti che ancora aspettano i sostegni promessi e mai arrivati, dopo il terribile sisma che provocò centinaia di vittime.
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