“Come è possibile che Mattarella esprima un giudizio che non riguarda in alcun modo l’adeguatezza o meno di un possibile ministro bensì il suo pensiero e le sue idee?”. Alta tensione nell’aula del Senato, quando all’inizio della seduta Danilo Toninelli, capogruppo del Movimento 5 Stelle, prendendo la parola ha puntato il dito contro il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Toninelli è stato immediatamente ripreso da Elisabetta Casellati, presidente del Senato: “Tenga fuori il capo dello Stato, lei sa che ci sono dei limiti costituzionali, non possiamo travalicarli”.
Ma il senatore grillino non si è lasciato intimidire: “Terrò fuori Mattarella non le sue responsabilità. Nessuno – ha aggiunto – in questa sede vuole contestare le prerogative costituzionalmente garantite del capo dello Stato, nessun altra forza politica come il M5s ha lottato per difendere la carta costituzionale. Ma è inaccettabile porre veti su posizioni e idee di un ministro le quali per logica rappresentano l’indirizzo politico del governo e dunque la volontà di più della metà degli italiani”.
Secondo il pentastellato “non si può mettere da parte la volontà popolare e tirare dritti senza porsi immediatamente il problema, anche perché tale comportamento determina il rischio che i cittadini si allontanino ancora di più dalla vita politica disertando le urne”.
Toninelli è in fiume in piena: “È stato fatto fuori un possibile governo con maggioranza solida per mettere un governo che una maggioranza non ce l’ha. Un fatto che non ha precedenti nella storia della Repubblica italiana. Dove è la logica di tutto questo?”.
E con riferimento al premier incaricato Cottarelli: “Con che faccia si presenta a questo Parlamento se nessuno ha annunciato che lo sosterrà, non ci sarà un gruppo che depositerà una mozione di fiducia nei confronti del governo. Diventeremmo lo zimbello mondiale”.