Papà argentino, Sergio Giorgi. Mamma italiana, Claudia. Un fratello studia da attore, il minore punta a diventare calciatore professionista. Famiglia ebrea, residenza abituale in Argentina, a La Plata. Residenza attuale, Miami, Florida, ma solo per motivi professionali. Camila Giorgi gioca a tennis. Tennista di professione, tra le prime cento al mondo nel ranking mondiale. Ventidue anni, giovane, brava e anche bella. Bionda, occhi azzurri, una bellezza molto argentina e molto italiana, un tipo sexy. Fanno scalpore in questi giorni le foto osè pubblicate sul suo sito. Il circo del tennis ha apprezzato, la sfida sembra già lanciata. Argentina da parte di padre e di madre italiana, Camila Giorgi è candidata a competere sul piano della bellezza sexy con la russa Maria Sharapova, ritenuta la più bella e avvenente del circuito. Lei, la russa, tra le più brave tenniste al mondo, è la splendida ragazza con fisico da modella che accompagna con urla i diritti e i rovesci. Italia e Argentina hanno lanciato la sfida alla Russia a colpi di smash. La sfida della bellezza, non ancora quella sul piano strettamente tennistico: c’è differenza tra Camila e Maria. Il gap è evidente, a favore ovviamente della russa. Le distanze promettono però di ridursi.
Grazia e fresca sensualità di Camila sono finite in prima pagina. Con quella faccia giovane, di acerba bellezza, e un corpo perfetto. Atletico, appunto come quello della divina Maria. Una stangona la russa; un metro e sessantotto l’italo-argentina. Ma l’accostamento non è blasfemo, proprio no. Camila Giorgi piace a tutti e nel circuito del tennis, un grande circo, ha acquisito spazio, interesse, curiosità. La sua è storia da copertina, il fatto del giorno. Intanto perché agli Us Open ha sconfitto in tre set Caroline Wozniaki, ex numero 1 al mondo. Una delle più forti in assoluto. Camila è andata avanti fino al quarto turno, fermata poi da un’altra italiana, la Vinci. Il dolce a sorpresa della vittoria sulla Wozniaki, l’amaro della sconfitta e la popolarità conquistata con naturalezza. Bellezza naturale e foto osè le ragioni dello scatto in avanti della ragazza allenata da papà Sergio, che ha combattuto alle Falkland con le truppe argentine.
“È la prima volta che vedo giocare una ragazza come Andrè Agassi”, lo stupore è rappresentato da un grande italiano di altri tempi, il mitico Adriano Panatta. Il tennis di Camila è infatti molto aggressivo, giocato di norma dentro il campo. Proprio come il famoso Andrè, idolo e modello dell’italo-argentina. Di questi tempi, se proprio decide di fermarsi a guardare i grandi professionisti della racchetta uomini, dedica l’attenzione in esclusiva allo spagnolo Nadal. Il maratoneta, il fenomeno fisico, uno che preferisce giocare appunto all’interno del campo. Una bellezza italo-argentina da contrapporre alla Sharapova, che è tanta roba, Camila Giorgi ha un sogno nel cuore. Diventare la numero 1 al mondo. La scalata si presenta complicata, difficile, proibitiva quasi, finchè ci saranno le due Williams e le russe. Ma lei è un tipo solido di testa e di fisico, tenace, una dura con grazia femminile, una che non molla e sta sempre sul pezzo.
Intanto ha battuto due grandi italiane, Flavia Pennetta e la Schiavone, presenti tra le prime dieci al mondo, sia pure per brevi periodi. In Italia non è ancora la numero 1, laddove poteva esserlo in tempi brevi in Israele, se avesse accettato di emigrare in quella nazionale. La proposta c’è stata e anche interessante, particolarmente ghiotta. Ma lei è così, non vede altro al di fuori dell’Italia e dell’Argentina.
A proposito, l’inflessione castigliana, il bel miscuglio di suoni e pronunce, la rendono ancora più sexy, se possibile. Match giocati finora 287, le vittorie sono 172. Papà Sergio non la molla di un centimetro, le sta addosso, la tampina, come padre e come allenatore. Camila, di suo, è disinvolta, decisa e sicura nelle scelte. Le viene facile decidere, venendo dalla gavetta. Quei tornei infiniti da 25.000 dollari, che richiedono viaggi sfibranti, spostamenti continui, e in cambio assicurano magre soddisfazioni. Un percorso ad ostacoli, durissimo. Nick Bollettieri, famoso coach, le offrì sette mesi presso l’accreditata sua accademia del tennis in Florida. “No, grazie”. A Camila non le andava viaggiare in continuazione. Aveva nove anni. Il fratello le aveva messo in mano la racchetta a cinque anni. Prossima rivale della Sharapova nella partita del glamour sui campi di tennis, Camila l’argentina e Giorgi l’italiana non si stanca mai di rileggere “Il diario di Anna Frank”, e di guadare indietro: non è previsto che possa prendere il torcicollo. Guarda da dove è venuta, Camila. Quando era la numero 833 al mondo, salita al 285° posto in seguito alla vittorie a Kotawice e Toronto. E alla prima sconfitta imposta a una delle prime 100, la Rodina al torneo di Pelham. Biondina bella e terribile, ha colpito al cuore gli spettatori dell’Us Open, gli internazionale d’America. Quelli di Wimbedon sono suoi ammiratori dal 2012: non è da tutti arrivare al quarto turno nel tempio del tennis, partendo dalle qualificazioni. La ragazza ci sa fare, non è sola la bella italo argentina che se la vede alla grande con Maria Sharapova nella sfida glamour.
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