E’ tempo di vacanze e, pertanto, molti sono a godersi chi i monti, chi la campagna e chi il mare, spaparanzato al sole. La crisi economica ha, come da stime, ridotto il numero dei vacanzieri, ma ci sono alcune fasce, sempre molto loquaci durante tutto l’arco dell’anno, che, non risentendo di alcuna ristrettezza economica, sono andate a riposarsi su qualche sperduta isoletta e a godersi il meritato riposo accantonando i problemi che denunciavano.
Mi riferisco a coloro che ogni 3 x 2 gridavano all’aumento del buco dell’ozono, alla sparizione dell’acqua, all’aumento della temperatura ed alla diminuzione delle foreste. Orbene, le cose sono due: o non risentono della crisi oppure si sono resi conto che sparavano solo panzane in quanto dati eloquenti, non quelli truccati, dimostrano il contrario (vds le attuali condizioni meteo).
Penso anche a coloro che si strappavano le vesti per i diritti delle persone ed in particolare delle donne e adesso, chissà per quale motivo, ignorano quanto avviene nei paesi islamici ed in particolare nel nuovo Califfato islamico proclamato in Irak.
Oppure a coloro che auspicavano una veloce cacciata del tiranno Gheddafi ed ora, che è stato massacrato, spudoratamente fanno finta di non vedere ciò che accade in Libia e non fanno un mea culpa per la loro manifesta incapacità, non solo di sedere sulle poltrone che contano, ma addirittura di governare un pollaio.
Si potrebbe continuare poichè di struzzi ce ne sono in abbondanza, ma servirebbe a ben poco, solo a perdere tempo, poichè quando manca un minimo di serietà e di moralità è tutto inutile.
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