Sciopero e stop del servizio dalle 8 alle 22, cortei in centro citta’ con tensioni tra sigle sindacali e dove il servizio non si e’ fermato, presidi fuori turno per distribuire volantini di informazione ai cittadini. La protesta dei tassisti italiani contro l’applicazione di noleggio con conducente della multinazionale Uber e’ andata in scena con modalita’ diverse da una citta’ all’altra. L’agitazione e’ stata indetta a livello europeo per protestare contro l’applicazione della societa’ americana che permette di chiamare da smartphone un’auto con conducente. Le proteste dei tassisti si sono inasprite dopo la presentazione dell’ultimo servizio, Uber Pop, che permette ai privati muniti di auto di fare servizio di noleggio con conducente.
A Milano i tassisti, protagonisti di una rivolta spontanea alcune settimane fa, hanno aderito allo sciopero fermando le auto dalle 8 alle 22. E’ rimasto attivo un "servizio sociale" per permettere a famiglie con bambini, disabili, anziani e donne incinte di salire a bordo. Sono stati organizzati presidi in vari punti della citta’ come piazze, stazioni e aeroporti per informare i cittadini sulle ragioni della mobilitazione I tassisti milanesi si sono inoltre organizzati attraverso le sigle sindacali e hanno deciso di affidarsi ad uno studio legale (Pavia e Ansaldo) per avere consulenza e assistenza contro Uber. Per pagare la parcella dello studio ogni tassista si e’ auto tassato e ha versato una quota.
A Verona i taxi sono rimasti fermi un’ora "per solidarieta’ nei confronti dei colleghi di Milano" come spiegato in una nota e per scongiurare che il servizio di noleggio con conducente arrivi anche nella citta’ scaligera. A Bologna tassisti e autisti di ncc si sono uniti in presidio per chiedere una legge regionale che regolamenti il settore del trasporto persone.
Niente stop a Roma, come a Firenze dove sono stati distribuiti volantini, ma giornata di mobilitazione con presidi fuori turno in diverse zone della citta’ per informare i cittadini. Corteo di 150 tassisti per le strade del centro di Napoli. La protesta non ha raccolto l’adesione di tutte le organizzazioni sindacali e questo ha creato delle tensioni durante il corteo con fischi e insulti contro la sede di "Consortaxi" e tensione al passaggio di un taxi, che non aveva aderito alla protesta. Nella concitazione un’auto di passaggio ha investito uno dei manifestanti.
La protesta si e’ interrotta nel pomeriggio dopo un incontro in Prefettura. La mobilitazione "con diverse modalita’ ha interessato tutto il territorio nazionale – ha detto il coordinatore nazionale di Unica taxi Cgil, Nicola Di Giacobbe – ed e’ stata composta, seria e compatta. E’ ora che governo, regioni e comuni rendano applicabili le leggi e le normative vigenti per combattere tutte le forme di abusivismo". Nel giorno della protesta nazionale dei tassisti si e’ fatta sentire anche la compagnia Uber che ha continuato ad offrire il servizio regolarmente, anzi con uno sconto sulle tariffe del 20 per cento. La general manager della societa’ Benedetta Arese Lucini, ha invitato, in un comunicato, "utenti e driver a non fermarsi nel giorno dello sciopero dei tassisti ma a continuare a far muovere la citta’".
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