Antonio, proprietario del ristorante “L’Italiano vero” a Lione, è intervenuto a Radio Cusano Campus e sulla frase del ministro Toninelli (“Che ci andiamo a fare a Lione?”) ha detto: “Non ci siamo sentiti offesi, di quello che dicono non me ne può fregar di meno. Lione è bella, ci sono tanti italiani che vengono a curarsi a Lione”.
Sulla tav. “Sinceramente la Tav Torino-Lione a noi non ci cambierebbe molto, già ne abbiamo tanto di lavoro. A Lione della Tav non se ne parla, non gliene frega niente a nessuno. Con la Torino-Lione magari ci sarà qualche camion in meno per strada, ma dovrebbero esserci 10 tav: una che va a Parigi, un’altra a Bordeaux, allora lì si vedrebbe la differenza. Sicuramente di questa tav beneficeranno al massimo 500mila-1 milione di persone, bisogna chiedersi però quanti non ne beneficeranno e invece avrebbero beneficiato di altri investimenti. Io questa estate sono stato in Sicilia, per arrivare da Catania a Palermo in autostrada è stato un viaggio della speranza, una cosa assurda, indecente, con ponti chiusi, corsie ristrette, caselli che non funzionavano”.
Sugli scontri tra il governo italiano e quello francese. “I francesi danno ragione all’Italia. Va detto che in Francia di francesi veri ce ne sono pochi, per strada 3 su 10 sono francesi. Quei 3 su 10 hanno le scatole piene, si scocciano di pagare pure per quelli che arrivano da fuori e fanno dieci figli”.
Sui gilet gialli. “La protesta ci sta, ma una protesta a oltranza è pure inutile farla, è una stupidaggine. Non è cambiato niente, non hanno ottenuto risultati. Quei minimi risultati ottenuti non sono proporzionali al casino che hanno fatto. Avrebbero fatto meglio a creare un partito politico”.