Stefano Parisi, leader di Energie per l’Italia, e Mino Giachino, della lista ‘Sì Tav, Sì lavoro Piemonte’, domani saranno in Piazza Montecitorio a Roma per una manifestazione pro-tav e per presentare un’analisi costi-benefici sull’opera.
“La Tav è un’opera importante non solo per il nord, riattiva tutti i porti d’Italia che oggi è un Paese completamente bypassato per quanto riguarda il trasporto delle merci – ha affermato Parisi parlando a Radio Cusano Campus -. La Tav può riportare l’asse del traffico merci e persone sul Mediterraneo e quindi è un’opera che vale per tutta l’Italia. Domani manifestiamo davanti Montecitorio perché oggi la palla passa lì. Qualora il governo dovesse malauguratamente di decidere di disdire l’accordo internazionale per la tav ci dovrebbe essere un voto parlamentare quindi andiamo lì per sensibilizzare il Parlamento, per incontrare il Presidente della Commissione trasporti della Camera. Presenteremo un’analisi costi-benefici, perché quella realizzata dalla commissione nominata dal M5S è un’analisi parziale”.
“Il M5S, che non ha argomenti, si nasconde dietro dei tecnici di parte come il Prof. Ponti che si opponeva persino all’alta velocità Milano-Torino, che ha cambiato la geografia economica del nord. Un’opera di questo tipo deve essere valutata nei costi e nei benefici per la collettività e i benefici ovviamente non possono essere su 25 anni, questa è un’opera secolare e i suoi benefici si dispiegano nel tempo, nei prossimi decenni ma anche nei prossimi secoli. La politica deve tornare a decidere sulla base della visione che ha del futuro del Paese, non sulla base di quattro conti fatti da quattro esperti di parte. E’ una stupidaggine dire che quest’opera è ormai obsoleta, basta andare a vedere la tecnologia straordinariamente avanzata che viene utilizzata per lo scavo. Non esiste un tunnel moderno o antico, questo è il più grande tunnel del mondo, io ci sono stato e vengono a visitarlo tecnici di tutto il mondo per studiare questa tecnologia”.
Sulle posizioni di M5S e Lega. “Il tentativo di Salvini è di non mettere in imbarazzo i 5 Stelle e di rinviare tutto a dopo le elezioni europee. Tutto quello che accade nella politica italiana oggi purtroppo è solo propaganda per le elezioni europee. E’ evidente che dentro il governo ci sono continui baratti, il voto sulla Diciotti fa sì che la Lega stia per un po’ sottomessa e lasciare che i 5 Stelle si rifacciano dal punto di vista del rapporto con la propria base, visto il colpo che hanno dovuto subire per votare contro il rinvio a giudizio di Salvini. E’ anche vero però che Salvini al nord si gioca gran parte della partita. Ora lui sta crescendo molto al sud, ma al nord rischia di perdere pezzi importanti di elettorato, quell’elettorato che vuole sviluppo e investimenti e non vuole il reddito di cittadinanza. Lui ha una grande crescita al sud, ma ha una grande crisi al nord, di questo deve tenere conto”.
Parisi, da consigliere della Regione Lazio, denuncia l’assenza del presidente Nicola Zingaretti, distratto dalle primarie del PD. “La situazione in Regione Lazio è assolutamente disgregata sui grandi temi dai rifiuti, alla sanità, alle infrastrutture. Zingaretti non si sta occupando della Regione Lazio e siccome vincerà le primarie del Pd, come gli auguro, credo che se ne occuperà ancora meno in futuro. Lui è stato votato per fare il presidente della Regione e lo sta facendo fare ai suoi assistenti. Questo è profondamente scorretto. Se avesse detto: se vinco le elezioni regionali poi mi candido a fare il segretario del Pd, probabilmente molti non lo avrebbero votato”.