Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e membro della Commissione trasporti, parlando a Radio Cusano Campus, sull’ipotesi di una mini-tav. “Questa è un’altra delle corbellerie che si sono inventati e che hanno messo sul tappeto. La Tav o si fa o non si fa, non c’è né mini-tav né maxi tav, così come non ci può essere un ni-tav, o è sì o è no. Magari puoi mettere un po’ meno sugo su un piatto di pasta, ma non puoi dire che la pasta non ti piace, o la mangi o non la mangi. Bisogna uscire da questo equivoco che ha stufato. C’è un conto alla rovescia, si sono dati una settimana, mancano 3 giorni e vedrete che continueranno con questo balletto ridicolo. Sono 9 mesi che stanno lì, in 9 mesi nasce un bambino, questi non sono stati capaci di buttare giù neanche due conti, che poi nemmeno servivano. Hanno fatto un’analisi costi-benefici che è una truffa, è talmente una truffa che il signor Toninelli, che evito di definire perché è veramente una iattura, è come le cavallette per questo Paese, si è fatto fare un’altra analisi che non ha nessuna evidenza scientifica e dice che la tav è una fesseria, un’opera che non si deve fare. Lo dice lo stesso prof. Ponti che quell’analisi non ha fondamenti scientifici ed è manipolabile. La Tav si deve fare perché serve al Paese, punto e basta, non c’è nient’altro da dire. Se tu ti fermi al 2019 e non hai la visione di dove va questo Paese tu sei un grillino, cioè sei un buono a nulla. E’ una questione culturale questa della Tav, è un confine preciso tra la preistoria e il futuro. E’ roba da andare con la testa contro il muro. I 5 Stelle hanno dichiarato guerra alle autostrade, hanno detto che sono il peggior male del Paese, dopodichè computano nell’analisi costi-benefici i mancati pedaggi delle autostrade. Come dice Berlusconi, ma sono scemi questi? Non è che perde Forza Italia se non si fa la tav o vincono i grillini, perde il Paese”.
Sull’ipotesi di un referendum. “Non bisogna perdere tempo. Continuare a perdere tempo significa perdere i finanziamenti europei. E quel genio incompreso di Toninelli dice: noi intanto diciamo sì, poi facciamo in tempo a bloccarli. Ma che serietà è questa? Vi rendete conto dell’inutilità di un ministro che dichiara una cosa del genere? A che credibilità espone questo Paese? Non si tratta di fare referendum, si tratta di dire sì o no, la decisione deve prenderla la politica”.
Sul governo. “Rimproveriamo a Salvini di non essere riuscito a fare argine a un governo che spaccia il reddito di cittadinanza come lotta alla povertà quando non è così, e sulla giustizia è un governo giustizialista accecato dal rancore, dal fatto che non sono classe dirigente. Alla Lega glielo ricordiamo ogni giorno: voi non state lì per farvi dire no alla tav, state lì per dire: la tav si fa. Non è che ci si siede e si gioca a Monopoly, faccio una stazione sì e una no, ma che senso ha? Falla, sbrigati. Salvini e la Lega se ne stanno rendendo conto, basterebbe azionare un microfono nel chiuso con i parlamentari della Lega per constatare la totale insofferenza nei confronti di un alleato che non fa altro che piazzare le mine ogni giorno sul percorso del governo. Pensate al congresso delle famiglie, vi sembra normale che un ministro venga sbugiardato in quella maniera dai grillini? Ma che serietà è?”.
Sulle primarie del PD. “Almeno queste sono primarie dal vivo, ci sono le primarie dei 5 Stelle che hanno visto un plebiscito di Di Maio con ben 30mila click, è stata una grande prova di democrazia. Chi ha bisogno di un leader fa giustamente le primarie, uno strumento democratico per cui bisogna avere massimo rispetto. Io faccio gli auguri al Pd che ritrovi una leadership e che attorno a Zingaretti sappia costruire un percorso politico nuovo e diverso”.