Fabrizio Cicchitto, capogruppo PdL alla Camera dei Deputati, interviene nel dibattito che riguarda le proteste No Tav in Val Susa: "Nella vicenda Tav emergono due problemi entrambi assai seri. In primo luogo a meno di non perdere la faccia, l’Italia deve realizzare un’opera, quella del treno veloce Lione-Torino, che si connette a tutto il sistema ferroviario europeo e che gia’ da parte francese e’ in stato avanzato di realizzazione. Qualora l’operazione fallisse sarebbe un autentico disastro da molteplici punti di vista. Il secondo aspetto e’ costituito dalla resistenza all’operazione che e’ portata avanti sia da istanze locali sia da gruppi eversivi".
"Per cio’ che riguarda le contestazioni locali, in se’ legittime, con esse ci si deve confrontare per verificare tutto quello che e’ possibile fare per migliorare le condizioni di contorno – prosegue l’esponente PdL -, ma esse non possono bloccare l’opera anche perche’ altrimenti verrebbe codificato che in Italia non e’ piu’ possibile fare tunnel, ferrovie e altro perche’ cio’ comunque manipola l’ambiente".
Infine, Cicchitto avverte: "E’ poi chiarissimo che sono all’opera gruppi eversivi che giocano al peggio, che puntano a eventi luttuosi per un’operazione piu’ generale di destabilizzazione. Rispetto a tutto cio’ lo Stato deve farsi sentire non solo per un’opera di contenimento e di alleggerimento ma per consentire la realizzazione dell’opera. In caso diverso l’autorita’ dello Stato, ma anche la credibilita’ del governo andrebbe a rotoli".
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