"Terremo alta la guardia monitorando in particolare le frange piu’ estremiste dell’antagonismno sociale e dell’eversione anarco-insurrezionalista, che fanno della protesta no tav una loro occasione di proscenio, attenti a cogliere ogni sviluppo delle attivita’ investigative in corso". Lo ha detto in question time alla Camera il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, rispondendo a una interrogazione sulla situazione in Val di Susa.
"Noi non accettiamo – ha spiegato Alfano – che una decisione assunta con il pieno rispetto delle leggi dello Stato e in un sistema democratico venga paralizzata dall’azione di alcuni violenti che compiono gesti criminali. Gli accadimenti di quest’ultimo mese sembrano avere segnato una sorta di escalation della violenza con episodi di minaccia esplicita anche via web a indirizzo di esponenti della stampa e persino di lavoratori impegnati nell’opera: non e’ tardata la risposta delle istituzioni e la convocazione a Torino di un Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica ne rappresenta la manifestazione piu’ eloquente. E’ stato deciso li’ di rafforzare i servizi di vigilanza e di ampliare l’area di rispetto intorno al cantiere ma non si e’ mancato di coltivare, in continuita’ con un percorso gia’ intrapreso, anche il versante del dialogo, della mediazione e del confronto, con l’istituzione di una task force governo-enti locali".
"Garantire la sicurezza in Val di Susa – ha proseguito il ministro – ha richiesto e continuera’ a richiedere un impegno prolungato delle forze dell’ordine, la cui onerosita’ e’ dimostrata dall’imponenza dei numeri: e’ presente ogni giorno un contingente di 220 unita’ sostenuto da un’aliquota di militari altrettanto cospicua di 215 uomini. Ma le misure del governo non si fermano alla protezione necessaria delle aree di cantiere e del contesto ambientale perche’ e’ in corso, e a breve sara’ formalizzata in Consiglio dei ministri, un’iniziativa di carattere legislativo volta all’accelerazione della ratifica del trattato italo-francese con l’auspicio che il percorso parlamentare e l’ulteriore confronto che si potra’ sviluppare contribuiscano ad abbassare i toni e a stemperare le punte piu’ aspre della polemica".
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