Proseguono in tutta Italia, ormai da diversi giorni, gli scioperi e le proteste dei tassisti italiani. Il motivo del contendere è l’approvazione, all’interno del cosiddetto decreto milleproroghe, di un emendamento proposto dalla senatrice del Pd Linda Lanzillotta, che prevede il rinvio di un altro anno di una serie di norme volte a regolamentare il sistema degli Ncc, il servizio di trasporto con conducente, e di Uber, il servizio di autotrasporto privato che guarda alla sharing economy.
Oggi a Roma si sono verificati forti momenti di tensione, in occasione di una nuova protesta nel giorno dell’inizio della discussione del milleproroghe alla Camera.
La novità del giorno però è la presa di posizione della sindaca di Roma, Virginia Raggi, che in piazza si rivolge a una delegazione di tassisti dicendo loro: “Noi siamo con voi, per noi il servizio di trasporto pubblico non di linea è fondamentale. E’ il biglietto da visita della città, deve essere regolamentato in maniera chiara, può essere sicuramente migliorato però le riforme dall’alto sicuramente non ci piacciono e sicuramente complicano tutto il sistema”.
E ancora: “Siamo vicini ai tassisti che da giorni stanno manifestando il loro malcontento. Oggi, sono arrivati a Roma da tutta Italia per dire ‘no’ ad una riforma che non vogliamo. Per questo siamo al loro fianco”. Secondo la Raggi “l’emendamento Lanzillotta-Cociancich al decreto Milleproroghe causerebbe effetti negativi sul trasporto pubblico non di linea perché porterebbe a una vera e propria liberalizzazione degli Ncc, i noleggi con conducenti, che non sarebbero più vincolati al rispetto della territorialità”.
Una presa di posizione che scatena l’ira del Codacons per il quale “il sindaco di Roma ‘dichiara guerra’ ai cittadini e, schierandosi con i tassisti, sembrerebbe avallare lo sciopero illegale messo in atto da 6 giorni dai conducenti dei taxi. Un comportamento abnorme, quello di Virginia Raggi. Al contrario, la Raggi avrebbe dovuto adottare misure urgenti contro i tassisti, compresa la sospensione delle licenze, così come prevede il regolamento comunale sugli autoservizi pubblici non di linea”.
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