Il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, a Porta a Porta annuncia le proprie dimissioni. Venerdì, in Parlamento, al termine dell’informativa alla Camera, “rassegnerò le mie dimissioni”, assicura.
Il ministro è entrato nella bufera quando il suo nome è venuto fuori dalle carte dell’inchiesta “Sistema”, portata avanti dai pm di Firenze, che ha fatto e sta facendo luce su un enorme scandalo, fatto di corruzione all’ennesima potenza, all’interno del ministero guidato da Lupi. Le opposizioni avevano già pronta una mozione di sfiducia nei confronti del ministro.
Lupi, nello studio di Vespa, ha aggiunto di aver avuto in mattinata un colloquio con il presidente del Consiglio Matteo Renzi e col segretario del suo partito, l’Ncd, Angelino Alfano. Il membro del governo ormai dimissionario ha pure reso noto di avere telefonato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Secondo Lupi il suo gesto “rafforzerà l’azione di governo”. Questo però, ha subito precisato, “non vuol dire che mi ritiro dalla politica".
L’esponente del Nuovo Centrodestra ai media in generale rivolge un appello: “Attaccate me, ma non mio figlio. E’ una cosa vergognosa. La cosa vergognosa e’ che da 4 giorni, presso la societa’ americana di New York dove lavora mio figlio, arrivino giornalisti, televisioni, telefonate che chiedono della sua raccomandazione. Questa societa’ ha fatto un comunicato per dire che Luca e’ stato preso perchè è bravo".
"Da Renzi non ho visto un atteggiamento garantista perche’ non c’e’ da essere garantisti, non sono indagato. Renzi non mi ha chiesto di dimettermi”. Lupi racconta dell’incontro avuto oggi con il premier Renzi: "Lui mi ha detto ‘non ti chiedo e non posso chiederti le dimissioni, dico che è una scelta tua’. Non ho mai avuto favori o ricevuto qualcosa per il servizio della mia funzione. Se avessero regalato a me l’orologio non lo avrei accettato, non lo avrei accettato neanche dal mio migliore amico".
LE REAZIONI "La decisione di Maurizio Lupi è un gesto politico da apprezzare". Così Lorenzo Guerini, vicesegretario Pd, ha commentato l’annuncio delle dimissioni arrivato dal ministro delle Infrastrutture. "Un atteggiamento ragionevole e serio che – ha aggiunto l’esponente dem – dimostra la sua attenzione per le istituzioni. Avanti insieme per procedere senza esitazione a cambiare l’Italia e a renderla più giusta e competitiva".
Alessandro Cattaneo, membro del Comitato di Presidenza di Forza Italia e Responsabile Formazione del partito, commenta: “il pensiero unico renziano fa un’altra vittima: Maurizio Lupi. Il Ministro di Ncd, che non e’ nemmeno indagato, si dimette. Nel mentre il Pd ha ben 4 sottosegretari che sono indagati e nessuno li invita a lasciare la poltrona che occupano”.
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