Menù internazionali. La tajine è una pietanza tipica della cucina nordafricana, a base di carne o di pesce in umido e prende il nome dal tipico piatto in cui viene cotta. Il termine tajine è di origine araba. Il piatto viene lavorato in terracotta smaltata e decorata. E’ composto di due parti, una inferiore a forma piatta, ed una superiore a forma conica, che viene appoggiata sul piatto durante la cottura. La parte inferiore viene adoperata per servire il piatto a tavola. Gli ingredienti base sono: il pollo con limone e olive, le polpette con pomodori e l’agnello con prugne e mandorle. Si possono creare composizioni anche con tonno, sardine, mele e verdure.
Le salse e le spezie più note che ne accrescono il sapore sono: cannella, zafferano, zenzero, aglio, pepe, curcuma. Si cuoce il tutto ponendo la tajine sulla brace, ma a fuoco basso, perché la carne deve essere tenera e aromatizzata. C’è chi è solito cucinare la tajine nella pentola a pressione, ma non si può seguire momento per momento la cottura. Nelle località dove si consuma la tajine, soprattutto il Marocco, luogo della sua origine, si pone il piatto al centro ed i commensali alzano il coperchio e ne gustano il contenuto accompagnandolo con il pane. La tajine può essere anche vegetariana. Può essere proposta per una cena esotica a base di verdure.
In questo caso, gli ingredienti base sono: carote, patate, sedano, cipolla, porro, ceci secchi che devono essere ammollati almeno per una notte, olio, limone, brodo. Si procede rosolando le verdure nell’olio, dopodiché si aggiunge il brodo e si cuoce a fuoco lento. Infine, per rendere più gradevole il sapore, si aggiunge il porro, tagliato a rotelle. Si procede irrorando il composto con il limone e si lascia riposare il tutto, per almeno cinque minuti. A questo punto la pietanza è pronta per essere servita a tavola. Può essere accompagnata anche a del cous cous, che è un ottimo abbinamento.