Da quando l’Europa ha deciso di favorire un “colpo di stato” in Italia per togliere di mezzo Berlusconi, e da quado la Francia supportata dal premio Nobel per la Pace americano ha scatenato il finimondo il Libia per far fuori Gheddafi e per aiutare la Total ad entrare nel ricco mercato petrolifero libico (ai danni dell’Italiana ENI), uno degli effetti secondari di quelle sciagurate manovre è l’invasione dell’Italia da parte di centinaia di migliaia di disperati, migranti economici, spacciati per profughi o rifugiati politici, che si muovono dall’Africa verso l’Europa con la grossa illusione di far fortuna.
All’inizio l’Europa non ha fatto molto caso al problema. Lampedusa è molto lontana da Parigi, Vienna, Berlino… Ma appena i migranti hanno provato a muoversi verso nord, hanno subito blindato le frontiere; lasciando l’Italia da sola, senza aiuti a gestire questo enorme problema dell’immigrazione incontrollata.
L’Italia è stata lasciata da sola non solo dalla “cinica Europa” ma anche dai suoi rappresentanti a Bruxelles. Infatti cosa ha dichiarato recentemente Tajani a proposito dei migranti? Ha accusato l’Italia di aver sottovalutato il problema.
Il rappresentante più importante dell’Italia al Parlamento Europeo Antonio Tajani, ha ricordato ai microfoni di Non stop news su Rtl 102.5 che questo meccanismo “è successo col Fiscal Compact e ora si chiede di cambiarlo”. Perché, mette in chiaro, “prima si firmano i Trattati poi, certamente si possono sempre cambiare, ma non si può chiudere la stalla quando i buoi sono scappati”.
Cioè, l’Italia è responsabile di cosa secondo Tajani? Di non aver previsto una migrazione biblica come quella in atto? Perché Tajani non usa le sue energie per dire chiaramente che questo problema è stato creato dalla Francia, specificamente da Sarkozy, che aveva dei conti in sospeso con Gheddafi e per risolverli ha creato questo problema?
Perché Tajani non ha detto che finché c’era Berlusconi al comando il problema migranti era stato egregiamente gestito usando la prevenzione?
Una persona come lui che deve tutto a Berlusconi in questo specifico caso avrebbe avuto argomenti inconfutabili per difendere l’operato di Berlusconi e l’Italia; per far capire all’Europa che se esistono responsabilità per questa situazione drammatica dei migranti, devono essere cercate in Europa e non in Italia.
Inutile invece provare a convincere i Paesi dell’est ad accettare migranti come spera di fare Tajani e le istituzioni europee. Loro, i paesi del Gruppo di Visegrád, hanno abbastanza poveri di cui occuparsi e non possono prendersi cura di altri. Non sono mica tutti pazzi come chi ha governato l’Italia negli ultimi 5 anni.
Infine, una cosa Tajani avrebbe potuto fare, obbligare l’Europa a sostenere i costi di questo impegno che l’Italia e la Grecia da sole stanno affrontando. Anche in questo caso la montagna ha partorito il topolino e solo poche briciole sono arrivate in Italia come solidarietà europea. Per il resto paga Pantalone. E poi ci sorprendiamo che vincono i populisti?