Antonio Tajani, Presidente del Parlamento Europeo e vicepresidente di Forza Italia, sull’importanza delle elezioni europee a Radio Cusano Campus ha detto: “Dobbiamo decidere il nostro futuro. L’80% dell’attività legislativa del Parlamento italiano consiste nel recepimento delle norme comunitarie. E’ importante andare a votare, chi è assente ha sempre torto. Dobbiamo decidere che Europa vogliamo, c’è chi vuole distruggere tutto tenendo conto del malcontento e delle cose che non hanno funzionato. Ma quando qualcosa non funziona va corretta, non va distrutto tutto”.
“In questi anni l’Europa ha commesso degli errori, oggi bisogna lavorare per avere un’Europa più politica perché c’è troppo potere nelle mani della burocrazia. L’Europa deve proteggere i cittadini laddove lo Stato, la Regione e il Comune non sono in grado di proteggerli. Grandi questioni: immigrazione, sicurezza e difesa, e la protezione del nostro sistema economico. C’è un’offensiva della Cina di tipo commerciale all’Europa. Noi stiamo cercando di difendere i nostri prodotti industriali. Rischiamo di aprire le porte dell’Italia ai prodotti cinesi: contraffazione, concorrenza sleale, prodotti dannosi per la salute. Se noi accettiamo di vendere i nostri porti ai cinesi avremo un insediamento in tutte queste realtà portuali che porterà sempre di più container cinesi con prodotti contraffatti. L’accordo fatto dal governo mette in pericolo una parte della nostra sovranità nazionale. Così come sarebbe pericoloso regalare ai cinesi i nostri dati con la gestione della rete 5 G. L’Europa ci deve proteggere da questo attacco commerciale cinese. Nel passato c’è stato un errore grave dell’Europa, quello di rispondere alla crisi chiedendo sacrifici. Però voler dare tutte le colpe all’Europa è un errore. Vediamo quali sono gli errori veri e correggiamoli”.
Sulle ingerenze dell’Europa. “In questi anni ci si è lamentati per l’ingerenza dell’Europa, ma cosa abbiamo fatto per evitare le ingerenze? Di certo non è utile insultare le istituzioni e i partner europei. Di Maio è andato a fare accordi in Francia con i gilet gialli che in molti casi sono delinquenti. Questo è il governo italiano? Queste cose screditano il nostro Paese. Se noi vogliamo contare in Europa dobbiamo essere presenti e lavorare. Se si chiedono voti per le elezioni europee poi in Europa bisogna andarci, non si possono mandare le scartine, bisogna mandare i migliori. In Forza Italia non c’è un candidato che se eletto non andrà a fare il parlamentare europeo. Purtroppo non si può dire lo stesso per gli altri partiti. Ad esempio Meloni e Salvini chiedono voti per loro, ma si sa che non potranno mai andare a fare i parlamentari europei. Non mi pare giusto dire una cosa e poi farne un’altra. Se non mandano i loro leader in Europa come pensano di cambiare l’Europa? Non vanno neanche alle riunioni dei ministri europei. Non si cambia l’Europa facendo chiacchiere sui giornali e in tv. Io e Berlusconi saremo presenti a Strasburgo perché noi andremo a fare i parlamentari europei”.
Sulle alleanze di Salvini in Europa. “Quelle alleate con Salvini sono forze anti-europee. Il sovranista per sua natura è difensore del proprio interesse. Non ci potrà mai essere accordo tra di loro. I sovranisti hanno già risposto alla loro maniera quando l’Italia ha chiesto più flessibilità. Votare sovranista non significa cambiare le cose in Europa, ma lasciare le cose come stanno. E poi se noi andiamo a vedere chi erano i sovranisti che stavano in piazza a Milano, vediamo che sono tutti partiti che sono anti-italiani. Se Le Pen dovesse vincere ci manderebbe tutti gli immigrati in Italia”.
Sul governo italiano. “Le liti sono la conseguenza di visioni opposte della politica da parte di Lega e M5S. la convivenza tra due partiti antitetici non fa certo l’interesse nazionale. Oggi votare Lega e M5S significa continuare a lasciare al potere questo governo che non ha affrontato e risolto alcun problema. Il presidente di Confindustria Boccia ha ragione quando denuncia il blocco totale della nostra attività produttiva. Siamo in stagnazione e ad un passo dalla recessione. C’è un problema di lavoro, non solo giovanile. Dobbiamo permettere alle imprese di assumere a costo stipendio. Oggi se un’azienda deve assumere due lavoratori ne assume uno perché gli costa il doppio. Bisognerebbe che lo Stato, per i primi 5 anni di assunzione di un giovane, pagasse lui i contributi finchè il lavoratore non sarà formato. I partiti di governo si sono dimenticati dei giovani, presi come sono a fare propaganda, sono diventati dei grandi uffici stampa per comunicare le idee dei loro capi, non per risolvere i problemi del Paese”.
Sul centrodestra. “Noi guardiamo alla volontà del popolo italiano. Ovunque gli italiani abbiano votato dopo il 4 marzo, hanno votato nella stessa maniera. Il messaggio degli italiani è chiaro: vogliamo un governo di centrodestra”.
“Capisco che la Meloni si agiti per superare il tetto del 4%, che abbia riempito le sue liste di persone che hanno attraversato tutti i partiti, persone che cercano un posto al sole. Capisco che Salvini debba difendere il suo governo, ma sono convinti di quello che fanno? Si rendono conto che la volontà degli italiani è diversa? Noi chiediamo un governo omogeneo di centrodestra. Votare per Fratelli d’Italia oggi significa aiutare la formazione di un governo Pd-M5S. Se vogliamo ricostruire il centrodestra e contare in Europa, l’unico voto utile è quello di Forza Italia”.