Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, a Radio Radical spiega: “Berlusconi mi ha chiesto di dargli una mano per rendere Forza Italia una forza che torni allo splendore che aveva”. E poi rilancia la sua ricetta per risollevare le sorti del partito azzurro: “Dobbiamo chiamare a raccolta la maggioranza silenziosa degli italiani, ‘l’altra Italia’, quella che all’epoca non voleva il governo dei comunisti e ora non vuole quello gialloverde”.
“Noi come Forza Italia siamo all’opposizione di questo governo, la Lega ha deciso di fare un accordo con i 5 stelle e noi siamo convinti che non sia foriero di cose buone per l’Italia. Per noi la formula vincente e’ quella del centrodestra. Forza Italia vuole far crescere imprese, commercianti, artigiani. Tocca alla Lega farci sapere che vuole fare. Se in Abruzzo hanno deciso di fare marcia indietro” e non correre piu’ da soli alle regionali, “vuol dire che hanno capito che chi ha abbondato il centrodestra in passato non ha avuto successi politici”.
L’esecutivo Jamaica non convince il numero due di Forza Italia: “Sono preoccupato per quanto sta accadendo in Italia. Lo spread oscilla verso l’alto, il che vuol dire che il nostro paese e’ meno credibile. Meno credibile anche di Portogallo e Spagna. Questo perche’ non c’e’ una sola politica economica ma tre: quella del ministro dell’Economia, quella del vice premier della Lega e quella del vice premier dei 5 Stelle”. “Questo governo non ha fatto capire ne’ in Italia ne’ fuori che cosa vuole fare per quanto riguarda la politica economica e industriale. Solo spot”. “Mentre a Roma discutono per chi deve prendere piu’ voti, i cittadini italiani perdono posti di lavoro”.
“Per l’Italia e’ fondamentale avere una strategia economico-finanziaria e per l’economia reale. Bisogna che l’Italia chieda flessibilita’ all’Ue ma non per sperperare, per ridurre il debito pubblico”. “Il governo Renzi ne ha avuta tanta di flessibilita’ ma non e’ stata usata nella giusta direzione”. “Abbia il coraggio il governo italiano di chiedere di sforare il tetto del 3% per pagare i debiti pregressi che hanno le amministrazioni pubbliche con le industrie”.
Parlando del crollo del ponte a Genova: “E’ inutile prendersela con l’Europa. L’Europa ha investito in infrastrutture. Si deve fare di piu’, ma non soltanto propaganda”. “Non e’ crollato all’improvviso. Gia’ ne erano stati denunciati i rischi. Serve una strategia per rendere moderne le nostre infrastrutture, ma sembra che nel nostro Paese ci sia sempre il partito del no”. “Ci sono certamente responsabilita’ penali per chi non ha fatto i controlli come si doveva, lo accertera’ la magistratura, ma vogliamo saperlo”. Tajani sarà a Genova nei prossimi giorni per verificare in che modo l’Europa puo’ dare il suo contributo.