“Il taglio degli eletti all’estero è il prologo di una messinscena dal finale prevedibile. I 12 rappresentanti degli italiani nel mondo sono un contentino ingannevolmente consolatorio; sono il preludio della cancellazione totale della Circoscrizione Estero”. Così la senatrice Francesca Alderisi, Forza Italia, eletta in Nord e Centro America, a seguito dell’approvazione in seconda deliberazione al Senato del disegno di legge costituzionale che prevede la riduzione del numero dei parlamentari (da 945 a 600), inclusi deputati e senatori eletti all’estero (da 18 a 12).
“Un taglio che colpisce per il suo provvido tempismo” – fa notare ironicamente Alderisi – considerando che al già alto numero di iscritti all’Aire, ormai quasi sei milioni, ovvero circa il 10% della popolazione del nostro Paese, si aggiunge l’emorragia di giovani italiani in fuga dalla Penisola”.
“I nostri connazionali nel mondo – prosegue la senatrice – contribuiscono allo sviluppo del Sistema Italia, promuovono la diffusione di lingua e cultura oltre confine, sostengono il Made in Italy. Questo, però, viene ricordato a fasi alterne, con maggior enfasi se si è in prossimità delle elezioni, quando il loro peso è tutt’altro che irrilevante. Nel momento in cui si tratta di riconoscere loro gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini italiani, allora le lodi, gli elogi e le parole altisonanti vengono meno”.
“Non possono non tornarmi in mente – conclude poi la sen. Alderisi – le parole del Ministro per gli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia, il quale una volta, riferendosi ai suoi amati connazionali nel mondo, disse: ‘Esaltati in ogni continente ma purtroppo dimenticati nel Parlamento italiano e persino discriminati’. E purtroppo così continua a essere”.