Lo “spettro del burqa” indurra’ gli elettori svizzeri a votare contro la naturalizzazione agevolata degli stranieri di terza generazione? Chiamati alle urne, gli Svizzeri devono decidere domenica prossima se accettare un decreto federale per consentire alla terza generazione di giovani stranieri di chiedere il passaporto elvetico tramite una procedura agevolata. Per fare campagna contro tale modifica costituzionale, il comitato del “no” ha affisso fin dall’inizio della campagna referendaria enormi cartelloni che ritraggono la sagoma scura di una donna coperta da un niqab accanto alla scritta: “Naturalizzare senza controllo? No alla naturalizzazione facilitata”. Innescando un’immancabile polemica.
Per il governo, che raccomanda di votare Si, la terza generazione e’ costituita da giovani “che hanno vissuto tutta la loro vita in Svizzera e che pertanto devono poter acquisire la cittadinanza svizzera in modo agevolato”. Ma il progetto e’ osteggiato dall’Unione democratica di centro (Udc), il potente partito della destra conservatrice. In tempi nei quali i problemi di integrazione si accentuano, e’ necessario non alleggerire i controlli, ma semmai inasprirli, sostiene il partito. In tutto – hanno scritto i media elvetici – sarebbero circa 25.000 i giovani tra i 9 e i 25 anni che potrebbero teoricamente approfittare della facilitazione e secondo un recente studio dell’Universita’ di Ginevra si tratterebbe in particolare di italiani. “Puo’ essere, ma tra trent’anni saranno degli africani”, ha osservato il presidente dell’Udc Albert Roesti, citato dai media.
In prima linea a favore del Si’, la deputata socialista Ada Marra, figlia di immigrati italiani, giudica assurdo il manifesto dell’Udc ed ha promesso una consistente ricompensa in denaro a chiunque sapra’ trovare una donna straniera di terza generazione che indossi il burqa. Gli ultimi sondaggi indicano che circa il 66% delle persone interrogate intende approvare la naturalizzazione agevolata. Sembra invece incerto il verdetto delle urne per la riforma dell’imposizione delle imprese, altro tema in votazione domenica.
La “Legge sulla Riforma III dell’imposizione delle imprese” approvata dal parlamento intende adeguare le prassi fiscali elvetiche agli standard internazionali. I sostenitori del progetto sono in calo a quota 45%, mentre i contrari sono al 44 %. La Riforma sopprime l’imposizione ridotta delle societa’ con statuto speciale. Per i promotori del referendum contro la legge essa causera’ grandi perdite di gettito fiscale e tocchera’ alla popolazione compensarle. Ultimo tema in votazione domenica a livello federale e’ la creazione di un fondo per il finanziamento delle strade nazionali. Il 62% dei partecipanti all’ultimo sondaggio si e’ detto a favore.
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