Siciliano, classe 1971, laureato in scienze politiche e in filosofia, Antonino La Piana è Console Generale a Ginevra da oltre tre anni: “Sono arrivato in Svizzera ad agosto del 2016”, racconta a Italiachiamaitalia.it. “Questo periodo, che per me è volato, rappresenta il tempo di permanenza minimo in sede per un Paese come la Svizzera”, spiega. E aggiunge: “In genere, tuttavia, non si resta in sede più di quattro anni, quindi devo confessare con rammarico che presumibilmente nel corso del 2020 dovrò lasciare la Svizzera”.
In carriera diplomatica dal 2000, il suo primo incarico è alla Direzione Generale Integrazione Europea alla Farnesina. ItaliaChiamaItalia l’ha raggiunto telefonicamente per parlare con lui di servizi consolari e dei temi più vicini alla comunità italiana residente in terra elvetica.
Console Generale Antonino La Piana, quanti sono gli italiani iscritti AIRE nella circoscrizione consolare di Ginevra?
Attualmente vi sono quasi 130.000 iscritti nella circoscrizione di Ginevra. Va precisato che da Ginevra copriamo anche i cantoni del Vaud e del Vallese, oltre che Ginevra appunto. Per l’esattezza, secondo i nostri registri, abbiamo circa 50.000 connazionali nel cantone di Ginevra, 60.000 in quello del Vaud e circa 20.000 in quello del Vallese.
Si tratta tuttavia di numeri in continuo incremento. Infatti, ogni mese registriamo oltre 200 nuove iscrizioni, al netto delle cancellazioni e dei decessi. Quando sono arrivato nel 2016 i connazionali iscritti erano meno di 127.000. Ginevra attualmente rappresenta il decimo Ufficio consolare al mondo per numero di connazionali iscritti.
Che tipo di comunità italiana è quella residente a Ginevra?
Si tratta di una comunità molto attiva, attaccata al proprio Paese di origine, anche se ormai possiamo dire che è stata realizzata a pieno la completa integrazione. Parliamo oggi di terza o quarta generazione di connazionali, se consideriamo come punto di partenza le grandi ondate migratorie che si sono verificate negli anni ’50 e 60’.
I nostri connazionali in quegli anni hanno vissuto anche momenti complessi, ma si sono fatti conoscere, apprezzare e ben volere, grazie soprattutto al loro infaticabile lavoro ed al loro modo di porgersi. Quindi quella dell’immigrazione italiana in questo Paese, come in molti altri Paesi nel mondo, è una storia di successo ed infatti in moltissimi casi ormai i nostri connazionali hanno anche la cittadinanza svizzera.
La collettività italiana è anche molto variegata. Le associazioni tradizionali sono ancora molto attive e presenti. Se ne contano oltre un centinaio nell’intera circoscrizione ed organizzano spesso eventi culturali e sociali che contribuiscono a promuovere le bellezze del nostro Paese.
Accanto a queste vi sono anche associazioni di nuova concezione, recentemente costituite, non legate esclusivamente alla provenienza geografica dei propri associati, che svolgono attività di attrazione soprattutto per i giovani che si sono stabiliti più recentemente in Svizzera per lavoro, come ricercatori, imprenditori, liberi professionisti. Altre sono state istituite per lavorare in settori specifici, come l’assistenza, il volontariato, la diffusione della nostra cultura nei suoi più diversi aspetti. Una collettività quindi molto articolata, dinamica ed esigente, che ho l’onore di assistere e rappresentare qui in Svizzera.
Come vive un italiano in Svizzera?
La Svizzera è un Paese geograficamente e culturalmente molto vicino all’Italia. Ricordo tra l’altro che la lingua italiana è una delle lingue ufficiali del Paese ed è molto diffusa soprattutto in alcuni cantoni.
L’emigrazione degli Italiani in Svizzera ha una importante tradizione e ha marcato la storia di entrambi i Paesi. Solo nell’ultimo secolo si sono registrate parecchie ondate migratorie e la situazione è molto cambiata negli ultimi decenni. I nostri connazionali sono ormai perfettamente integrati nella società svizzera a tutti i livelli.
In particolare gli Italiani sono molto apprezzati e stimati non solo per la vicinanza culturale tra i due Paesi, ma anche perché giustamente ritenuti degli eccellenti lavoratori. Infatti, viene loro sempre riconosciuto il grande valore aggiunto che hanno apportato in Svizzera, grazie alla loro grande capacità e serietà professionale che si evidenzia in tutti i principali settori lavorativi.
Gli italiani per quanto perfettamente inseriti e impegnati nella realtà locale, non dimenticano le loro origini, la lingua, la loro cultura, le tradizioni di famiglia che desiderano perpetrare e trasmettere ai figli, come dimostra l’interesse e l’elevato tasso di partecipazione ai corsi organizzati dal Consolato nei tre cantoni, frequentati nel pomeriggio nelle scuole svizzere da parte dei bambini nati e cresciuti qui, anche se spesso doppi cittadini.
Si tratta di 229 corsi per l’insegnamento della lingua e cultura italiana che si avvalgono di 37 insegnanti per un totale di 2220 iscritti: un grande impegno organizzativo che è possibile assicurare grazie alle risorse umane e finanziarie stanziate dal governo italiano per i residenti all’estero.
Come sottolineato in precedenza, si può affermare senza ombra di dubbio che la storia dell’emigrazione italiana in Svizzera, così come in molte altri Paesi del mondo, è una storia di successo che ci rende tutti orgogliosi del lavoro e dei valori che sono stati diffusi nel mondo dai nostri compatrioti.
Può fornirci qualche numero sulla produttività degli uffici consolari?
Il numero degli atti rilasciati dal Consolato è in crescita e nel 2018 sono state trattate quasi 26.000 pratiche. Solo per citare qualche esempio nel 2018 sono stati rilasciati il 12% di passaporti in più ed il 22% di carte di identità in più rispetto ai dati del 2016. Allo stesso tempo è aumentato anche il numero dei connazionali residenti in questi cantoni, che peraltro non tiene conto dei numerosi cittadini non iscritti all’AIRE ma che, in quanto temporanei, comunque richiedono servizi al Consolato.
Tra l’altro segnalo che a Ginevra vengono rilasciati visti di ingresso per l’Italia per tutti i residenti della Svizzera, tranne che il Ticino. La sede del Consolato Generale ha anche la peculiarità di rilasciare, tramite il nostro Ufficio scuola, dichiarazione di valore per i diplomi internazionali, IB provenienti da tutto il mondo.
Più in generale l’intera rete consolare è impegnata in una ulteriore spinta al miglioramento e viene prestata sempre più attenzione alla qualità ed all’efficienza dei servizi consolari erogati, che ormai da anni registrano un costante e significativo incremento in termini numerici e di celerità nell’erogazione.
E’ importante sottolineare che il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale persegue una politica di semplificazione delle procedure consolari con particolare attenzione ai processi di digitalizzazione dei servizi consolari a beneficio dei connazionali residenti all’estero che hanno raggiunto ormai il 10% del totale dei cittadini (nel 2018 a fronte di 55 milioni di italiani residenti nella penisola, risultano iscritti 5.822.159 all’estero) e rappresentano globalmente la seconda “regione“ italiana, preceduta solo dalla Lombardia.
Da qui l’esigenza di garantire servizi tecnologicamente avanzati per venire incontro alle richieste della nuova mobilità italiana in cui continuano ad essere più numerose le partenze rispetto ai ritorni.
Da qualche mese è ad esempio operativo il Fast-it, portale dei servizi consolari realizzato per fornire al connazionale all’estero servizi e informazioni tramite internet. Questo sistema online permette di richiedere l’iscrizione all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) e di registrare i cambi di indirizzo nella stessa circoscrizione consolare riducendo i tempi di lavorazione delle pratiche presso la maggior parte dei consolati europei.
In questo modo i connazionali non sono obbligati a venire nei nostri Uffici, ma possono dialogare ed inviarci indicazioni circa i loro spostamenti comodamente da casa ed essere aggiornati in tempo reale sullo stato delle pratiche da loro presentate, accedendo al portale con la propria utenza e password.
Inoltre, non è certo un caso se proprio a metà settembre u.s. la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie della Farnesina ha lanciato ufficialmente la carta di identità elettronica che è già in distribuzione in alcune sedi campione in Europa e che presto, entro fine anno, sarà fornita da tutti i consolati del vecchio continente.
Trattasi di un documento innovativo, che oltre a identificare la persona, conterrà al suo interno una serie di informazioni utili per il connazionale nel rapporto con varie Amministrazioni.
Ci sembra, anche dai numeri che lei stesso ha citato, che riusciate a dare risposte e servizi ai connazionali in modo puntuale…
Da parte nostra a Ginevra, lavoriamo sempre in stretto contatto e sotto l’impulso dell’Ambasciata di Berna dove si è appena insediato il nuovo Ambasciatore, S.E. Silvio Mignano.
Nonostante le risorse umane decrescenti, siamo impegnati a fornire un servizio al pubblico improntato all’efficienza e cortesia, che prevede, oltre ai servizi ordinari di sportello, diverse tipologie di assistenza in caso di situazioni di difficoltà in cui si può trovare il cittadino italiano residente all’estero; ricordiamo infatti che l’Ufficio consolare può intervenire per assistenza ai detenuti, assistenza economica, assistenza indiretta attraverso Enti ed Associazioni Assistenziali, assistenza sanitaria, legale, in caso di furto o smarrimento di documenti, assistenza nella ricerca di connazionali, rimpatrio consolare, rimpatri di salme e sanitari, solo per citare i più frequenti.
Sottolineo inoltre che presso il Consolato vi è anche un Ufficio notarile che svolge le principali funzioni notarili, venendo in aiuto dei connazionali per l’espletamento di numerose pratiche di carattere giuridico.
Data l’ampiezza della circoscrizione consolare, in questo compito siamo coadiuvati anche dai corrispondenti consolari presenti sul territorio, che, specie nelle aree più periferiche, svolgono una preziosa attività di informazione e assistenza ai connazionali, a titolo gratuito e volontario, che contribuisce a limitare i casi in cui è necessario uno spostamento al Consolato Generale a Ginevra.
Stiamo inoltre tentando di individuare per la prima volta, un console onorario a Losanna, per essere più vicino ai connazionali del cantone Vaud e soprattutto del cantone Vallese, che distano parecchie ore da Ginevra. In attesa di poter portare a termine questa complessa procedura, è stato intanto nominato un corrispondente consolare a Losanna, che è già operativo da questo mese di ottobre. Il corrispondente potrà quindi aiutare i nostri connazionali della zona in vario modo, sotto l’impulso ed in strettissima collaborazione con il Consolato Generale.