Il Governo Meloni ha escluso gli italiani all’estero dalle agevolazioni fiscali per l’efficientamento energetico (il cosiddetto Superbonus) previste dal decreto legge “Aiuti quater” per l’anno 2023 per le case unifamiliari.
I nostri emendamenti correttivi sono stati respinti e ci è stata concessa una piccola soddisfazione con l’approvazione di un Ordine del giorno (trasformato in Raccomandazione) a mia prima firma – sottoscritto dai miei colleghi parlamentari del PD Carè, Di Sanzo e Ricciardi – con il quale il Governo si è impegnato ad estendere, si presume con un futuro provvedimento legislativo, il Superbonus per il 2023 anche ai residenti all’estero. Se l’impegno sarà rispettato dipenderà dalla serietà e dalla sensibilità di questo Governo per i diritti degli italiani nel mondo.
Il decreto “Aiuti quater” che è stato oggi approvato definitivamente dalla Camera dei deputati e dovrà ora essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale, stabilisce infatti, tra le altre cose, che per le case indipendenti e quelle assimilate (come le villette a schiera o le residenze con ingresso e impianti autonomi negli edifici condominiali) potranno ottenere il 110% per le spese effettuate entro il 31 marzo 2023 solo i proprietari che al 30 settembre 2022 avevano certificato il raggiungimento di almeno il 30% dei lavori.
Per gli interventi avviati a partire dal 1° gennaio 2023, invece, gli incentivi previsti spettano nella misura del 90% a condizione che l’unità immobiliare sia adibita ad ABITAZIONE PRINCIPALE e a condizione che il reddito del richiedente calcolato con le regole del quoziente familiare non superi i 15.000 euro.
È ovvio che con il nuovo requisito introdotto dal decreto legge, e cioè che la proroga per il 2023 del Superbonus per gli edifici unifamiliari sia concessa solo alle unità immobiliari adibite ad abitazione principale, i residenti all’estero proprietari di unità immobiliari in Italia verranno inopinatamente ed ingiustamente esclusi dagli incentivi per l’efficientamento energetico per i lavori effettuati nel corso dell’anno 2023.
Con il nostro Ordine del giorno, approvato dalla Camera dei deputati, abbiamo quindi impegnato il Governo a valutare l’opportunità di intervenire con un prossimo provvedimento legislativo per consentire anche ai nostri connazionali residenti all’estero proprietari di immobili in Italia di promuovere la qualificazione energetica degli immobili da essi posseduti e di usufruire degli incentivi fiscali previsti dal decreto legge per il 2023 sebbene tali immobili non possono essere adibiti ad abitazione principale da chi ha dovuto acquisire la propria residenza all’estero.
*deputato Pd eletto in Sudamerica