La storia è in perfetto stile californiano: una buona idea che incontra ricchi investitori e una persona qualunque diventa un super-ricco. Ciò che ha sorpreso un po’ tutta la Silicon Valley è stata tuttavia la giovane età del fortunato multi-milionario. Yahoo! ha annunciato lunedì l’acquisto di una app da un diciassettenne di Londra, Nick D’Aloisio. Summly è stata valutata 20 milioni di sterline (circa 30 milioni di dollari) e, secondo le previsioni della corporation di Mountain View, potrebbe attirare milioni di utenti.
L’idea di Nick risale a circa due anni fa. Una vita da perfetto geek, con un computer ricevuto in regalo a soli dieci anni, che impara subito a montare video prima di diventare un vero programmatore. Un teenager come tanti altri, che trascorre gran parte delle vacanze a inventare app nella sua casa di Wimbledon. La prima a soli dodici anni, chiamata “Finger Mill”, era pensata come palestra per le mani, seguita da SongStumblr e Facemood, in grado di fornire statistiche sugli stati d’animo provenienti da Facebook.
L’ultima invenzione prima del grande salto è arrivata con Trimit, sistema per ridurre la lunghezza degli articoli in un solo tweet. Un successo testato su blog di settore con migliaia di download in tutto il mondo. Infine, il contatto con il mondo degli investitori: fu inizialmente l’uomo più ricco d’Asia, il miliardario Li Ka-shing, a mandare un’email che il giovane Nick ignorò una prima volta, prima di accettare, via telefono, 300mila sterline per la vendita di Trimit. A D’Aloisio fu però anche offerto di lavorare con ingegneri della Stanford University per sviluppare, partendo dall’app esistente, un algoritmo che identificasse i temi principali di un articolo.
Da questa collaborazione nasce Summly, lo strumento che sarà usato per cercare informazioni e, una volta consultatone il riassunto, l’utente potrà decidere se comprare o meno l’intero contenuto. L’applicazione, già utilizzata da News Corporation, potrebbe cambiare e accelerare il lavoro, oltre che far risparmiare molti soldi, a molte aziende editoriali. Per ora ha sicuramente cambiato la vita del giovane Nick che non potrà usare i soldi investiti da Yahoo! prima del diciottesimo compleanno, ma comincerà fra pochi giorni a lavorare nella sede di Londra e studiare “fuori orario di lavoro”.
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