Una delle domande che gli europei dovrebbero porsi è perché si è cercato di minimizzare e insabbiare ciò che è successo a Colonia mentre musiche festose e fuochi d’artificio davano l’addio al 2015. Lentamente i fatti sono venuti a galla e abbiamo ragione di credere che altri dettagli si aggiungeranno per definire un quadro macabro che rischia di trasformare aree del nostro continente in una polveriera.
Decine di donne sono state molestate, picchiate, aggredite sessualmente, stuprate e anche derubate; tutto al centro di Colonia, vicino alla stazione. Gli assalitori sono stati in buona parte identificati come migranti, presunti rifugiati politici, che dalle prime indagini pare si siano organizzati tramite i social e Whatsapp, quindi l’inciviltà viaggia nel web e su telefoni che noi abbiamo dato gratis a questi lerci criminali.
Le donne picchiate e molestate hanno iniziato a presentarsi alla polizia una dopo l’altra, mentre il capo della stessa cercava di minimizzare, e come risposta è stato messo fuori servizio senza tanti complimenti. Solo dopo due o tre giorni la storia ha iniziato ad avere dei contorni nitidi e si è palesata in tutta la sua gravità. Ci sono stati almeno 170 casi di violenza, 90 denunce penali, molte per molestie sessuali vere e proprie.
Fino ad ora la polizia tedesca ha arrestato 31 persone, tra le quali 18 sono richiedenti asilo. Fra questi appartenenti al sesso maschile, ci sono 9 algerini, 8 marocchini, 4 siriani, 5 iraniani, un iracheno, un serbo, uno statunitense e due tedeschi.
Lentamente, ma in modo inesorabile, sono stati scoperti fatti simili anche ad Amburgo, Stoccarda, Francoforte, e Düsseldorf, dove la polizia afferma di aver ricevuto 53 denunce. L’opinione pubblica tedesca è inferocita, ma forse più scioccata.
E’ ovvio che la polizia non ha saputo gestire i fatti, ma è ben più grave il piano diabolico che pare sia stato messo in piedi per aggredire centinaia di donne.
La Merkel con la sua politica delle porte aperte ai profughi è stata criticata aspramente e a ragione veduta a quanto pare.
La sensazione dei cittadini europei è di essere invasi silenziosamente, anzi tutt’altro che silenziosamente, vista la mattanza e i segni e il sangue sui volti delle donne tedesche. E’ stato accertato che molti criminali estremisti sono giunti nel nostro continente nascondendosi tra i profughi, o sono sbarcati con mezzi di fortuna e poi mescolandosi tra noi hanno seminato morte, sangue, panico e distruzione, mettendo in bilico ogni nostra certezza.
Ebbene, non possiamo più permetterci di fare fronte a guerre che non sono nostre, e sfamare profughi nullafacenti che sognano di tagliarci la gola; e non vale davvero la pena sacrificare i nostri figli per quelli degli altri, specie se ci aggrediscono in massa.
Stiamo dando un tetto e cibo a chi arriva da lontano, rifiutando anche di farsi identificare, mentre molti italiani non hanno che una macchina per dormire, ciò è folle. Ebbene abbiamo il diritto di dire “no”, e di pretendere che chiunque venga in Europa o comunque in Occidente, rispetti tutta la nostra cultura, i nostri valori e ciò che i nostri nonni e i nostri padri hanno costruito, specie la parità dei sessi.
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